Roma, frenata per Dzeko: il City chiede troppo

Il club inglese pretende 28 milioni per il cartellino del bosniaco, e per ora non fanno sconti
Roma, frenata per Dzeko: il City chiede troppo© ANSA

ROMA - La trattativa Roma-Dzeko è in corso, ma le parti al momento sono distanti: la differenza tra domanda e offerta è di 10 milioni, ma Sabatini non molla, consapevole di avere il sì del giocatore per un quadriennale con opzione per il quinto anno a 5 milioni a stagione, e conoscendo la volontà del City di cedere il bosniaco. Ora bisogna trovare l'intesa: la questione è tutta sul prezzo, perchè l'acquisto di Sterling spinge Dzeko fuori dai piani dei Citizens. Proprio l'investimento per il nuovo attaccante, però, non permetterà agli inglesi di abbassare troppo il prezzo.

STERLINE - Le indiscrezioni che volevano una richiesta del City di 20 milioni di sterline e non di euro, sono state confermate. Al cambio sono circa 28 milioni e, almeno per ora, gli inglesi non fanno sconti: l'unico aspetto trattatabile sono le modalità ed i tempi di pagamento. Anche Sabatini ha confessato che la trattativa è difficile, anche se rimane quella prioritaria per la Roma. Come sempre, ruota tutto attorno alle cessioni: se si trovassero acquirenti per Destro, Doumbia, Ljajic e/o Gervinho, la trattativa per Dzeko avrebbe l'accelerata decisiva. A meno che non si debba sacrificare Romagnoli, per il quale il Milan è sempre in pressing. Chiaramente, Sabatini ha anche una pista alternativa al bosniaco: Lukaku dell'Everton è sempre in lizza, mentre ieri il ds ha contattato anche il manager di Mitrovic che continua a temporeggiare sul suo trasferimento a Newcastle perchè vorrebbe giocare in Champions. La Roma può offrirgli proprio questo, e Sabatini continua a tenerlo in ballo, anche per mettere pressione al City.

BABA - Strategia analoga anche per Baba: la tappa monegasca di Sabatini non è servita a chiudere la trattativa. L'Augsburg ha tutta l'intezione di alimentare l'asta, e l'offerta della Roma è stata ritenuta non sufficiente: 16 milioni in due anni non bastano, soprattutto per via delle modalità di pagamento. A Trigoria, forti del sì del calciatore, rimangono in attesa.

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