Pagelle 2 agosto: Juve 5,5, non basta Super Pogba

Venti giorni all’inizio del campionato, ventinove giorni alla fine del mercato: ecco il borsino scudetto
Pagelle 2 agosto: Juve 5,5, non basta Super Pogba© www.imagephotoagency.it

ROMA - Venti giorni all’inizio del campionato, ventinove giorni alla fine del mercato. Il borsino scudetto di Torino, Milano, Roma e Napoli segnala Juve e Roma in condizione insufficiente, Lazio in attesa di capire quanto esattamente valga e l’8 agosto a Shangai comprenderemo molte cose, Milan e Napoli in rialzo, Inter stazionaria. I voti del 2 agosto sono questi.

MILAN 7 - Dopo avere pareggiato con il Real, Galliani ha accostato Mihajlovic a Capello e Sinisa ha affermato che, con due rinforzi di alto livello, il Milan si divertirà. Ogni riferimento a Romagnoli e a Ibrahimovic non è puramente casuale. Intanto, la musica è già cambiata rispetto alla squinternata compagnia di giro piazzatasi decima nell’ultimo campionato, a causa soprattutto degli errori societari commessi sul mercato estivo 2014 e nel gennaio 2015. La difesa non ha subito gol né contro l’Inter né contro il Real, mostrando un’inusitata sicurezza, se paragonata alla banda del buco che aveva fatto ammattire Inzaghi. Bacca e Luiz Adriano stanno crescendo, De Jong e Niang sono le altre note liete, mentre Montolivo, Honda, Bertolacci, Cerci e Matri arrancano. Note molto positive su Calabria.

NAPOLI 7 - Hysaj e Chiriches, ma non solo: il pressing su Oikonomou è sempre più stringente. Insigne trequartista, Higuain caposaldo del progetto Sarri, Valdifiori l’uomo di qualità in mezzo al campo che è mancato al Napoli di Benitez. A Nizza stasera sono assenti Reina, Hamsik, Zuniga e Higuain medesimo, però il test è tutto da seguire per una squadra che sinora ha confortato le scelte di De Laurentiis A cominciare dal nuovo tecnico: Sarri insegna un gran bel calcio. Se i giocatori lo seguono, Napoli torna a divertirsi.

LAZIO 6 - Il precampionato sino è stato deprimente, in termini di risultati che però contano molto poco, considerandoli Pioli mere tappe d’avvicinamento alla condizione migliore, da mostrare contro la Juve fra sei giorni e poi nel preliminare di Champions. Sarà questo lo snodo cruciale: se la squadra supera l’ostacolo, Lotito sfrutterà gli ultimi giorni di mercato per rafforzare ulteriormente l’organico con almeno due innesti di qualità. Anche se la strategia biancoceleste sinora ha partorito una campagna brillante, soprattutto in chiave futura considerata l’età media degli ultimi arrivati. A centrocampo, le soluzioni sono molteplici con Biglia, Parolo, Lulic, Cataldi, Onazi, Milinkovic-Savic e il jolly Morrison. In attacco, Kishna può essere una variabile da sfruttare subito.

INTER 5,5 - Nagatomo al Galatasaray è solo il primo dei sei esuberi da sistemare (gli altri sono Andreolli, Vidic, D’Ambrosio, Schelotto e Taider). Per non dire di Shaqiri: Perisic è stato fra i migliori del Wolfsburg che ieri sera ha vinto la Supercoppa tedesca. Se Shaqiri non va allo Schalke 04, Perisic non passa all’Inter. Ottima l’idea Criscito, anche se lo Zenit chiede 15 milioni. Troppi per Thohir, curioso di vedere l’effetto che fa Jovetic ad un’Inter sempre più slava e sempre più manciniana. Nel senso che tutto è davvero nelle sue mani.

JUVE 5,5 - Due sconfitte, con Borussia Dortmund e Marsiglia; una vittoria in extremis sul Lechia Danzica; tre seri infortuni muscolari (Barzagli, che però tenta il recupero per la Supercoppa, Chiellini e Khedira), una certezza: Pogba. Via Pirlo, Tevez e Vidal, è il ventiduenne francese il punto di riferimento dei campioni d’Italia che hanno fatto la rivoluzione e per questo sono un cantiere aperto. Mandzukic ha bisogno di tempo per entrare in forma, come Morata e Marchisio; male Lichsteiner, riuscito nell’impresa di farsi espellere già il primo agosto, Evra e Caceres. Ingiudicabili Dybala, Rugani e Zaza. Servono un centrocampista (Wiesel è più utile di Draxlber) e un terzino sinistro. Alla svelta.

ROMA 5,5 - A Lisbona è andata ko, come la Juve in Francia e ha fatto un passo indietro rispetto alla tournée in Australia e Indonesia. La Roma sarà tutta un’altra cosa quando Garcia potrà schierare Salah e Dzeko. In Portogallo, la squadra non ha fatto un tiro in porta degno di questo nome. Occhio al dualismo già nato fra De Sanctis e Szczesny: avere due portieri sull’altalena alla lunga risulta deleterio. Ora Sabatini deve vendere perché il sovraffollamento è vistoso: Doumbia, Gervinho, Ljajic, Destro, Marquinho, Sanabria, tanto per fare nomi. E sulla fascia sinistra urge rinforzo. Kurzawa, Masuaku, Digne, Adriano. Bisogna stringere.

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