«Juve, prova un cinese». Il consiglio di Lippi jr

L’agente spiega il mercato orientale: «Ci sono punte interessanti. Il Wolfsburg ha pagato 2 milioni per Xizhe Zhang, un buon trequartista»
«Juve, prova un cinese». Il consiglio di Lippi jr© LaPresse

SHANGHAI - «In Cina il calcio è terreno fertile. E non c'è niente di casuale se anche le squadre italiane vanno lì in tournée».

Davide Lippi, Juventus e Lazio sono a Shanghai per giocarsi la Supercoppa e per fini commerciali. Colonizzare il mercato locale è obiettivo comune.
«Hanno trovato un'ottima accoglienza. Lo sport è stato oggetto di importanti investimenti e i risultati lo dimostrano. Vincono spesso, i cinesi, anche lì dove potevano non sembrare all'altezza. In più c'è stato un drastico cambio generazionale: ora il calcio viene insegnato nelle scuole. E l'inversione di tendenza ha portato all'arrivo di tecnici di qualità: mio padre Marcello, Cuca allo Shandong, Scolari al Guangzhou...».

E' possibile che in Italia sbarchi un talento cinese?
«Arriverà qualcuno ben prima del previsto. Sto gestendo alcune situazioni di buonissimi calciatori potenzialmente già pronti per l'Italia. Entro un anno succederà qualcosa. C'è un solo problema: stiamo parlando di extracomunitari e quindi le società europee fanno bene i loro calcoli prima di venire ad acquistare un giocatore in Cina. Però l'offerta è in crescendo: considerato che fino a 10 anni fa il calcio qui non esisteva, c'è un buon giro di attaccanti...».

Un nome pronto a esplodere?
«Wu Lei, attaccante esterno dello Shanghai Sipg: ha 24 anni, è il giocatore di maggior talento in circolazione. Penso anche a Gao Lin, punta del Guangzhou e della nazionale cinese. Oppure nella stessa squadra c'è Linpeng Zhang, il capitano, detto "il Sergio Ramos della Cina". Sono tutti pronti per l'Italia, perché denotano una voglia pazzesca di applicarsi. E hanno le capacità per adattarsi a un contesto nuovo».

Un esempio?
«Il Wolfsburg ha pagato 2 milioni per Xizhe Zhang, è un buon trequartista. Ma va adattato al progetto, non si può pensare che faccia subito il titolare. Però i cinesi sono atleti speciali».

Quanto costano?
«Sono cari nel mercato interno, anche se il prezzo lo fa sempre il risultato tecnico. Non credo che esisterà mai una squadra italiana pronta a spendere 10 milioni per un talento locale, anche perché - come detto - il processo di adattamento non è semplice. Però magari alla Juve un cinese farà comodo, in futuro».

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