© www.imagephotoagency.itMILANO - Altra estate ed ecco che dal jukebox del mercato torna a suonare un vecchio tormentone ovvero quello del ritorno in Italia di Domenico Criscito. Il terzino azzurro, attualmente in forza allo Zenit San Pietroburgo, è stato individuato da Roberto Mancini come il rinforzo ideale per la corsia mancina della difesa, ma prima di effettuare l'offensiva all'ex laterale del Genoa, l'Inter dovrà prima operare in uscita secondo quelle che sono le linee guida dettate dalla società, che si ritrova una rosa molto ampia e che andrà necessariamente sfoltita, nonostante i molti rifiuti incassati negli ultimi giorni da quei giocatori che sono stati messi sul mercato. Andando nello specifico e seguendo un sistema molto caro ad Adriano Galliani, anche all'Inter sta entrando in auge la regola che se non parte nessuno non arriva nessuno. Tuttavia, nelle ultime ore, qualcosa sul fronte delle partenze si sta muovendo. Pare infatti, che si stia per accendere un derby di mercato, tutto in salsa genovese, per Yuto Nagatomo e la partenza del terzino giapponese libererebbe quello slot nella batteria dei difensori che potrebbe così aprire le porte a Criscito. Oltre al laterale nipponico, l'Inter sta lavorando anche alla cessione di Marco Andreolli, che è sempre nelle mire del Bologna, ma basterebbe che si concludesse felicemente una trattativa delle trattative relative alla difesa per dare il via all'assalto per Criscito.
GRADIMENTO DEL GIOCATORE - La necessità di trovare un nuovo laterale mancino si è palesata fin dai primi giorni di ritiro ed è diventata ancor più impellente dopo che Zukanovic ha preferito la Sampdoria ai nerazzurri (che lo avevano corteggiato a lungo), ma Criscito rappresenta un'alternativa di assoluta affidabilità e qualità. Già la scorsa estate era stato vicino al ritorno in Italia, con il Milan che aveva provato a convincere lo Zenit, che rifiutò l'offerta rossonera. Criscito, però, sembra considerare concluso il suo percorso professionale in Russia e vorrebbe tornare a giocare in Serie A e proprio su questa base si poggia la strategia interista, che ha già avviato i contatti con l'entourage del giocatore e spera di poter affondare il colpo molto presto, anche perché Mancini spinge per avere il giocatore il prima possibile.