I conti dell’Inter: ecco perché Thohir e Mancini si giocano tutto

O il club nerazzurro ritorna in Champions League oppure, fra dodici mesi, dovrà vendere i suoi giocatori migliori
I conti dell’Inter: ecco perché Thohir e Mancini si giocano tutto© www.imagephotoagency.it

BOLOGNA - Jeoffrey Kondogbia, 22 anni, è costato ad Eric Thohir 35 milioni di euro, che diventano 40 milioni di euro con i bonus. Si aggiunga l’ingaggio quinquennale accordato al giocatore, sulla base di 4,2 milioni di euro netti a stagione (8,4 lordi a carico dell’Inter) più i premi. Si capisce perché il talentoso giocatore centrafricano, naturalizzato francese, sia il colpo più costoso dell’Era Tohir. Ma il signore indonesiano non aveva alternative, così come non ne ha l’Inter che, quest’anno, si gioca davvero tutto: o ritorna in Champions League oppure, fra dodici mesi, dovrà vendere i suoi giocatori migliori.

Per capirlo, basta dare i numeri. Il fatturato del club, al 30 giugno 2014, è risultato essere 168 milioni di euro. Nella stagione 2013-2014, l’Inter ha accusato una perdita di 102 milioni di euro. E’ andata leggermente meglio nell’annata successiva, cioè l’ultima: 91 milioni di euro. Secondo l’Uefa e il suo fair play finanziario, il 30 giugno 2016 il deficit non dovrà superare i 30 milioni di euro. Riguadagnare il massimo torneo continentale significherebbe tornare a respirare: la sola partecipazione alla fase a gironi, infatti, garantirebbe come minimo 40 milioni di euro. Per costruire una squadra competitiva, seguendo le indicazioni di Mancini, Ausilio e Fassone hanno letteralmente fatto i salti mortali carpiati, come dimostra anche la formula proposta al Wolfsburg per arrivare a Perisic: prestito oneroso per 5 milioni e obbligo di riscatto fissato a 12 milioni di euro).

Kondogbia è l’unico giocatore acquistato a titolo definitivo. I pagamenti delle altre operazioni in entrata sono stati diluiti nel tempo e gli ammortamenti diventeranno effettivi soltanto quando, secondo contratto, il riscatto sarà obbligatorio. La cessione di Shaqiri è stata un toccasana ed era fondamentale onde arrivare a Perisic, ma, per evitare a Thohir di rimettere mano al portafoglio entro la fine dell’anno (nel maggio scorso ha iniettato altri 60 milioni nelle casse sociali), ne servirà un’altra, di robusta costituzione. Non ci sono dubbi: per l’Inter, questa sarà una stagione decisiva. Nell’accezione più completa dell’aggettivo.

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