MILANO - Chi ha visto Bacca e chi immagina Ibrahimovic, in questo momento può soltanto sognare. Perché se davvero Adriano Galliani riuscirà nel grande colpo di riunirli con la maglia del Milan, allora ne vedremo delle belle. Una potenzialità offensiva senza rivali, in Italia, mentre per trovare reparti analoghi in europa bisogna cominciare a scomodare le squadre più prestigiose, Barcellona compreso. Anche perché al momento non si è ancora visto il vero luiz Adriano, ma pure il brasiliano, nel momento in cui avrà capito meglio il calcio italiano e gli schemi di Mihajlovic, sarà un notevole valore aggiunto per l’attacco rossonero.
FENOMENO - Quando, alla sua prima intervista in Italia, Bacca confidò di avere Ronaldo (“quello vero, il brasiliano”, la sua precisazione) come punto di riferimento della sua esperienza in Italia, in molti ritennero che avesse, come minimo, esagerato. Il Fenomeno resta unico, ovvio; ma è chiaro che alcuni movimenti, alcune sue accelerazioni, alcune sue azioni, in effetti facciano almeno in parte tornare alla mente quello che per diversi anni è stato il giocatore più forte al mondo.
TRE MOMENTI - In questo suo primo mese “scarso” italiano, Bacca ha sempre dato il meglio di sè nel derby contro l’Inter. E questo, per i tifosi che già lo adorano, è certamente un valore aggiunto. Sia in cina che l’altra sera a Reggio Emilia, il colombiano ha avuto le movenze di Ronaldo in almeno tre circostanze. A Shenzhen, quando se ne andò caparbiamente in progressione sulla destra, resistendo anche fisicamente alla carica degli avversari, anche se poi l’azione si concluse con un nulla di fatto. E ieri, nel Tim, sia in occasione del gol, con il dribbling a rientrare e il tiro immediato a beffare Handanovic, sia in una specie di coast to coast fermata solo fallosamente dopo 60 metri di progressione, ha nuovamente messo in luce doti non comuni.