«Plebiscito per Khedira. Colpo top con Cuadrado»

Nostra inchiesta: tre esperti analizzano i dieci nuovi acquisti della Juve dopo quasi due mesi
«Plebiscito per Khedira. Colpo top con Cuadrado»© www.imagephotoagency.it

TORINO - La Juventus ha investito quest’estate 123,5 milioni per cambiare mezza squadra e inserire dieci nuovi acquisti, un mix di campioni con esperienza internazionale e giovani talentuosi, in prospettiva i big del futuro. Per ognuno di loro c’è stato un impatto diverso con il mondo bianconero: problemi di ambientamento o di tenuta fisica hanno condizionato e rallentato alcuni inserimenti, altri invece, come Juan Cuadrado, si sono calati perfettamente nella nuova realtà, cambiando il volto della squadra. La stagione è soltanto all’inizio, ma si possono già esprimere giudizi su rendimento e rapporto tra qualità messe in mostra e prezzo del cartellino. Li abbiamo chiesti a tre addetti ai lavori, il dirigente Pier Paolo Marino, il procuratore Andrea D’Amico e l’ex bianconero ora commentatore tv Alessio Tacchinardi. Opinioni spesso diverse, che convergono su due nomi: Khedira e Cuadrado. Finora sono loro i migliori colpi della coppia Marotta-Paratici. In attesa che, con il tempo, anche chi non ha ottenuto voti o non ha pienamente convinto possa avere spazio e mostrare il meglio di sé.

Alex Sandro
«Mi ha un po’ deluso. Fin qui il rendimento è stato mediocre, anche in rapporto alla qualità/prezzo» il giudizio di Marino sul terzino sinistro. Sulla stessa linea D’Amico: «La Juventus ha compiuto una spesa ingente, soprattutto per un difensore. Speriamo che dia soddisfazione: può diventare un giocatore importante, finora però non si è visto». Tacchinardi cerca una giustificazione: «Deve ancora ambientarsi, ma quando carburerà farà i solchi sulla fascia. Ha pagato le difficoltà iniziali bianconere».

Juan Cuadrado
«Mi entusiasma. Allegri ogni tanto lo sgrida perché gioca da solo, ma a me piace che rischi con le sue giocate. Non è Tevez, ma ha personalità e ha contribuito a far uscire la Juve dal periodo buio»: c’è ammirazione nelle parole di Tacchinardi per l’esterno colombiano, che raccoglie soltanto pareri positivi. «E’ fantastico perché crea la superiorità numerica e spacca le partite. Se utilizzato da titolare sarà fondamentale» il pensiero di Marino. «Un esterno di livello, un ottimo giocatore nel suo ruolo - dice D’Amico -. Sarà un elemento importante, anche se il suo percorso resta un’incognita: va via dalla Fiorentina, il Chelsea lo prende a peso d’oro e poi lo rimbalza dopo sei mesi...».

Sami Khedira
«Se sta bene, è il giocatore che non fa rimpiangere le partenze illustri dell’estate. Il migliore acquisto della Juve»: non ha mezzi termini Marino nel giudicare il centrocampista, rimasto fermo due mesi, il cui rientro ha avuto un impatto dirompente. «E’ un campione, se non sarà condizionato dagli infortuni, farà la differenza» sostiene D’Amico. «E’ la colonna portante di una casa alla quale la Juve si sta appoggiando. Uno Zidane o un Tevez, un leader silenzioso che ha stupito pure i bianconeri. E’ l’acquisto più azzeccato» il giudizio di Tacchinardi.

Mario Lemina
«Un buon profilo, ma è ancora presto per giudicarlo», l’opinione di D’Amico. Per Marino, invece, «è un ottimo acquisto, che sta andando benissimo». Tacchinardi gli darebbe più spazio: «Meriterebbe di giocare di più. E’ stato un signor acquisto: a centrocampo è un trattore per la potenza». Mario Mandzukic «La mia coppia d’attacco bianconera è Morata-Mandzukic. Il croato è un ottimo giocatore, ma aspettiamo di vederlo appieno: il mio giudizio è sull’acquisto, non sul rendimento. Siamo soltanto alla terza curva di una gara di Formula 1. Da lui mi aspetto di più». Il parere di D’amico è in totale sintonia con Marino: «Grande giocatore però non si è ancora espresso ai suoi livelli. Pretendo di più». Tacchinardi la butta sulla tattica: «Ha bisogno che la squadra giochi per lui e la Juve non è ancora pronta».

Simone Zaza
Pareri e consigli per il bomber azzurro. «Il voto sufficiente è legato al poco minutaggio, il giudizio è suscettibile di revisione quando giocherà di più» dice Marino. «E’ un fenomeno, ma deve capire che cosa vuol dire giocare alla Juve. Può diventare uno dei più forti attaccanti, affronti però ogni partita come se fosse una finale e maturi» la critica di Tacchinardi. «Troppo presto per giudicarlo: aspettiamo che faccia vedere davvero chi è» la chiosa di D’Amico.

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