Marino: «Il Napoli sta martellando la Juve per Rugani»

L'ex dg del club azzurro: «De Laurentiis vuole comprarlo. Bisognerà fare il punto dopo lo scontro diretto contro la Roma, capire dove si è in classifica e poi rinforzare la rosa per vincere lo scudetto»
NAPOLI - «Napoli su Rugani». Parola di Pierpaolo Marino. L'ex direttore generale del club azzurro ha parlato dell'interessamento della società di De Laurentiis per il difensore della Juventus, Daniele Rugani: «Mi risulta - spiega Marino a "In casa Napoli", in onda su Piuenne - che la dirigenza azzurra stia martellando la Juventus per Rugani. Il Napoli vuole comprarlo. Bisognerà fare il punto dopo lo scontro diretto contro la Roma, capire dove si è in classifica e poi rinforzare la rosa per vincere lo scudetto». 
 
LA VERITA' SU HIGUAIN - «Higuain - continua Marino - non ha scelto Napoli perché corteggiato da Rafa Benitez. Aurelio De Laurentiis mi ha raccontato, in Lega, che il suo è stato un vero e proprio blitz: De Laurentiis, nascondendo la cosa anche a Bigon, si è recato con Chiavelli a Madrid e ha intavolato una trattativa con i Blancos per Higuain. Il Pipita è sempre stato un pupillo del presidente del Napoli. Benitez l'ha saputo a cose fatte. E anche per Cavani è andata allo stesso modo, non è stato Bigon ma De Laurentiis a chiudere la trattativa». 
 
SARRI - «Fa bene l'allenatore del Napoli a evitare le domande sulla competitività del Napoli definendo sempre una "bestemmia" l'eventuale lotta per lo scudetto. Sono certo che nello spogliatoio azzurro si parli di scudetto, ma né l'allenatore né i dirigenti devono farlo trapelare, non bisogna dichiararsi in lotta per il tricolore. Sbandierarlo sarebbe un segnale di debolezza, perché significherebbe che c'è bisogno di convincere qualcuno. Invece il Napoli ha già convinto tutti, non c'è bisogno di parlarne all'esterno, basta che i calciatori ne siano convinti e sono sicuro sia già così. Vi faccio un esempio: nell'anno del primo scudetto azzurro, perdemmo la prima partita alla penultima del girone d'andata, a Firenze. Tornando a Napoli, ci fermammo a mangiare vicino Roma. Stringemmo un patto per lo scudetto, patto onorato e fu proprio la penultima gara, il ritorno contro i viola, a consacrare la vittoria del torneo e il primo scudetto azzurro». 
 
DE LAURENTIIS AMBIZIOSO - «Il presidente del Napoli è molto ambizioso. Quando fondò il Napoli Soccer disse che nel giro di dieci anni si poteva lottare per lo scudetto. Sono passati undici anni, adesso quel proclamo è realtà. Lui vuole vincere il tricolore». 

DONADONI - «La scelta di Donadoni fu di De Laurentiis: Reja si dimise improvvisamente e c'erano pochi allenatori in giro. De Laurentiis già corteggiava Donadoni, che abitava in un palazzo di Milano nel quale c'era anche una zia del presidente del Napoli, e così sì combinò molto più velocemente».  
 
PATTO DI VIETRI - «Ferlaino mi contattava e mi corteggiava, io avevo collaborato all'acquisto di Maradona e approdai a Napoli solo un anno dopo l'ingaggio del Pibe. C'era nello spogliatoio una frangia contro Maradona. Ferlaino mi chiese come risolvere la questione, gli consigliai, durante un ritiro, di chiudere la squadra in una stanza e farli parlare. Emersero tanti problemi, ma nel girone di ritorno la squadra si compattò e arrivò ottava dopo essere stata vicina alla retrocessione».

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