© Nolwenn Le Gouic / Icon Sport AGMILANO - Il presidente Erick Thohir è stato chiaro: per riportare l'Inter in Champions si farà di tutto, mercato compreso. Ma l'input, considerando la lente di ingrandimento della Uefa sul fronte Fair Play Finanziario è uno solo: bisogna cercare di spendere il meno possibile, considerando i grandi investimenti fatti l'estate scorsa e quelli già programmati fra otto mesi quando ci saranno diversi riscatti e altrettanti bonus da pagare. Ecco perché sul tavolo del ds Ausilio sono finite molte schede di giocatori con il contratto in scadenza nel giugno 2016, elementi che potrebbero essere ingaggiati a parametro zero dal prossimo febbraio, o magari già a gennaio verso un indennizzo ai club proprietari del cartellino.
RUOLI PRECISI - Della seconda categoria fanno parte, per esempio, Sofiane Feghouli del Valencia e Gregory Van der Wiel del Psg, due giocatori in questo momento in testa alle classifiche di gradimenti per i due ruoli da rinforzare indicati da Mancini, ovvero l'esterno d'attacco e il terzino destro. Al di là di Pirlo - che rimane un'idea a se stante, praticabile o meno lo si capirà fra un mese -, l'allenatore interista ha individuato nella corsia di destra il tallone d'Achille della sua rosa per poter schierare la squadra con il 4-2-3-1. I terzini a disposizione (Santon, D'Ambrosio, Nagatomo e Montoya), per diverse ragioni, non lo convincono a pieno; in attacco, tolto Perisic, non c'è un altro giocatore in grado di fare l'ala pura, capace di coprire eventualmente un lato di campo più lungo della sola trequarti offensiva (i sogni sono Eder, Pjaca e Bellarabi, ma costano tutti molto). Feghouli e Van der Wiel, fra l'altro, giocano nel Valencia e Psg, società gestite rispettivamente da Peter Lim e Nasser Al-Khelaifi, amici personali di Thohir. Dunque, le trattative potrebbero essere agevoli e a bassi costi. Nel Psg gioca anche Lavezzi, ma in questo momento è in pole la Juventus.
