La Juve resta di Allegri? Dipende solo da Max

Il tecnico per riuscirci deve riavvicinarsi a dirigenza, giocatori e tifosi con i risultati

TORINO - Crediamo di raccontare la verità sostenendo che Allegri abbia da assolvere un compito strettamente personale di qui alla fine del campionato: riprendersi la Juventus. Compito che, trasponendolo dal personale al plurale, equivarrebbe a riportare i vicecampioni d’Europa là dove devono stare, cioè in alto. Riprendersi la Juventus significa, nell’ordine: 1) ristabilire una liaison solida con l’intero management della società 2) consolidare il feeling con tutti i giocatori, vecchi e nuovi, italiani e stranieri 3) riavvicinarsi ai tifosi, improvvisamente algidi nei suoi confronti. In caso contrario, pare inevitabile che si possa andare incontro a un avvicendamento tecnico. Conte? La voce circola. E potrebbe essere attendibile se il ct ritenesse conclusa - come sembra - la sua avventura alla guida della Nazionale dopo l’Europeo; e se, contemporaneamente, avvenisse il chiarimento definitivo con il presidente Agnelli. Se invece non fosse? La Juventus cercherebbe comunque un profilo “alla Conte”, cioè un allenatore e non solo un (abile) gestore di uomini. Mai come adesso: il destino di Allegri dipende da Allegri medesimo. Ogni partita sarà un’ultima spiaggia, a cominciare dalle prossime due: il Milan sabato prossimo, il City marcoledì 25 novembre. Due sfide, un solo risultato a disposizione. Questa è la Juventus, baby.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...