Torino, occhi puntati sulla stellina Jovic e sui talenti dell’Atalanta

Dopo i rinnovi in massa, si pensa al mercato del futuro

TORINO - Il presidente granata Urbano Cairo ha blindato il Torino. Rinnovi in serie, prima con la vecchia guardia (anche se la comunicazione ufficiale è arrivata dopo, ma era già tutto fatto) ovvero Gazzi, Bovo, Vives, Moretti, poi con lo staff tecnico e dirigenziale (Petrachi e Ventura), quindi con Maxi Lopez e Bruno Peres. E adesso toccherà a Glik e Maksimovic. E’ un passo verso il mercato che verrà. Nel senso che chi vorrà i pezzi pregiati dovrà sborsare e molto. E comunque è un segno di continuità, di programmazione. Poi, sia per gennaio sia per l’estate, si stanno monitorando i prossimi colpi.

CON L’ATALANTA - Per cominciare, piace l’attaccante Monachello dell’Atalanta. Se dovesse andare via anzitempo Amauri (ha contratto fino a giugno, contratto pesante) o se Martinez chiedesse più spazio e di conseguenza si decidesse di optare per un prestito del venezuelano, allora il nerazzurro sarebbe un’opzione. Per quanto riguarda Grassi, invece, è più un discorso futuribile.

L’ASSO - Da mesi, poi il Torino insegue Luka Jovic della Stella Rossa di Belgrado. Ma il talentino serbo è sul taccuino delle big d’Europa e bisognerà giocare d’anticipo. Luka è nato in Bosnia il 23 dicembre 1997, è stato scoperto da Tomislav Milicevic e a 12 anni aveva già gli occhi addosso. Il ragazzo, gestito prima da Fali Ramadani, il potente Raiola dell’Est, in particolare da Nikola Damjanac, adesso è sotto la Lian Sports. A 16 anni l’esordio in campionato contro il Vojvodina segnando il gol del 3-3 (battuto il record precedente di Dejan Stankovic come marcatore più giovane della storia del club). Alto 181 cm, è un attaccante moderno e usa di preferenza il destro. Bravo tecnicamente e con grande senso dell’anticipo.

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