© EPATORINO - Ha vinto Cristiano Ronaldo. E non è stata una delle sue partite più difficili, perché contro il Rafa Benitez lo scontro era segnato dall’inizio, semmai è stato logorante. Perché Cristiano Ronaldo sarebbe stato per l’esonero di Benitez dopo neanche un mese di lavoro con lui. Non si sono mai presi il portoghese e il tecnico, che storicamente ha problemi con i giocatori di forte personalità. Il “vaffa” che Ronaldo aveva lanciato contro Rafa («Vai caralho, hombre!», in lingua originale) già a luglio era stato l’inizio. E’ bastato che Rafa gli annullasse un gol in allenamento per scatenare Cristiano, poi, dopo l’inutile intervento di Arbeloa che aveva cercato di calmarlo, un’altra esternazione violenta: «Vai solo contro i portoghesi».
LO SFOGO - Erano seguiti gli sfoghi di Cristiano con Florentino Perez, durante i quali il campione avrebbe detto al presidente: «Con questo in panchina non vinceremo niente» fino al’aut aut: «O me o lui». E alla fine Florentino ha scelto Cristiano.
CRISTIANO, TI SPIEGO - Ma nelle concitate ore dell’esonero di Benitez emerge un altro retroscena del difficile rapporto fra il simbolo del Real e il suo, ormai ex, tecnico. Dopo una delle prime amichevoli estive, Benitez si sarebbe avvicinato a Ronaldo negli spogliatoi per commentare alcune azioni e lo avrebbe ripreso per il modo in cui impostava i dribbling, secondo Benitez, con una postura del corpo sbagliata. Una delle gocce che avrebbe fatto traboccare il vaso: vada per le questioni tattiche, ma se Benitez viene a insegnarmi come si dribbla, questo è troppo, avrebbe detto Ronaldo a Perez.