TORINO - Non risulta che Beppe Marotta, dopo l’ennesimo gol confezionato in un amen da Simone Zaza, stia smaniando di vendere l’attaccante. E non risulta, al netto del gossip un giorno montante e l’altro inesistente, che il bomber lucano abbia tutta questa voglia di lasciare la Juventus. È il succo di un’altra domenica bestiale, nello Stadium ribollente contro un Verona di altra categoria (in negativo, s’intende...), per chi a Sassuolo aveva segnato 21 gol in due stagioni preparando il terreno per lo sbarco fra i grandi.
Poi, una volta bianconero, il ragazzo ha cercato di accumulare consensi nella veste di novello titolare. Finora - ahilui - non ci è riuscito, ha fatto da rincalzo di altri colleghi di reparto, anche se poi il rendimento risulta soddisfacente per tutti: 6 reti in 11 partite, 4 delle quali da titolare. Con buona pace di West Ham e Crystal Palace che avrebbero fatto ponti d’oro per averlo: a meno di sorprese entro l’alba di febbraio, Zaza resterà. Anche perché cederlo ora sarebbe un atto poco comprensibile e/o giustificabile.
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