Roberto Mancini, Massimiliano Allegri, Fabio Capello: in ordine di preferenza e di probabilità, sono questi i candidati alla successione di Antonio Conte se, dopo l’Europeo, il ct non prolungherà il contratto che lo lega alla Federcalcio. “Morto un Papa, se ne fa un altro”, aveva avvertito Carlo Tavecchio, l’ultima volta che gli era stato chiesto a che punto fosse la trattativa per il rinnovo del contratto con il selezionatore, in scadenza il 30 giugno 2016. In Via Allegri non stanno perdendo tempo, anche in considerazione della furibonda incazzatura di Conte dopo lo sgarro della Lega di A che gli ha negato lo stage di febbraio prendendolo pure per il naso (al raduno di Coverciano non avrebbero partecipato i calciatori delle 5 squadre impegnate nelle cose europee) e, per sovrammercato, ha pure previsto la finale di Coppa Italia dopo e non prima la conclusione del campionato, fissata per il 16 maggio. Della serie: vogliamo il bene della Nazionale e aiutiamo il ct a lavorare sempre meglio. Roberto Mancini è il primo nome della lista di Tavecchio: il, suo contratto con l’Inter è in scadenza nel 2017, Thohir pensa che il tecnico sia il suo Ferguson, ma l'allenatore è comprensibilmente lusingato dall’interessamento della Figc che, accasatosi Ancelotti al Bayern, punta ad un’alternativa di primo livello quale Mancini e quali sono Allegri, tentato anche dall’esperienza in Premier League e di Capello. La Puma, sponsor della Nazionale e del munifico contratto di Conte, viaggia in sintonia con Tavecchio. I giochi sono aperti, tutto dipenderà dalle decisioni di Conte, ma la rosa dei candidati alla sua eventuale successione, è pronta. Così come Thohir sa già che cosa potrebbe fare se Mancini lasciasse l’Inter: richiamare Mourinho, che, in questo momento è alla finestra e osserva ciò che succede al Manchester United e all’Arsenal.