TORINO - E’ Juventus-Roma, è Paul Pogba e Paulo Dybala contro Miralem Pjanic e compagnia giallorossa a caccia di riscatto, è il Barcellona invitato di lusso al gran ballo. Oggi, prima serata, Stadium stracolmo: nell’impianto di casa dei tetracampioni di fila in Italia va in scena un caleidoscopio di figure, immagini, profili di calciatori a duello, con i blaugrana capofila per natura dei club interessati ai top player. E si dà il caso che i tre campioni in questione (valore complessivo: intorno ai 200 milioni, euro più, euro meno) siano entrati tutti nell’orbita dei campioni d’Europa e del Mondo, anche se nel caso dei bianconeri si tratta, piuttosto, di un guardare e non toccare: perché il francese e l’argentino sono e saranno incedibili a meno di superofferte che sarebbe “illegale” rispedire al mittente. Anche la Roma non smania dal desiderio di cedere il proprio gioiello di punta, seppure in questo caso la blindatura appaia meno convincente (per la serie: fino a giugno il calciatore è incedibile, poi si vedrà).
MESSI HA GIA' VOTATO - Un’ulteriore considerazione, intanto, si staglia: se sull’incrocio che storicamente tanti scudetti ha determinato sono posati gli occhi dei club europei di punta, vuol dire che sostanzialmente il campionato italiano non è poi così male. La serie A nostrana, per molti, è l’università del calcio e pazienza se diversi big - una volta laureati - optano per un master all’estero. L’appeal del torneo italiano è in crescita e la Juventus è la prima società meritevole di un sentito ringraziamento, unitamente ai successi della squadra che hanno costellato le ultime quattro stagioni. La quinta è in corso d’opera e sarebbe cosa buona e giusta se la coppia Pogba-Dybala avesse voglia di trascinare i vicecampioni d’Europa al raggiungimento di nuovi traguardi. Il Polpo, pagato un milione e spiccioli, costa almeno 100 volte di più. Ma la cifra non spaventa nessuno, compreso lo stesso Real Madrid leader europeo in fatturato e ricavi, alla finestra prima del recente blocco del mercato. Ma il vero convitato di pietra allo Stadium ha i colori blaugrana, gli stessi che - secondo il desiderio tutt’altro che latente di Leo Messi - dovrebbero corazzare quel peperino di Dybala, ometto da 25 gol potenziali entro fine maggio, tra campionato e Coppe.
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