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MILANO Sinisa Mihajlovic ieri alla vigilia della trasferta a Verona col Chievo ha indossati i panni di avvocato. Di se stesso e del suo lavoro. Il tecnico serbo, infatti, non è personaggio che abbia bisogno di essere difeso da qualcuno, ma ieri, dopo una settimana in cui è tornato nel tourbillon delle polemiche a causa della sconfitta col Sassuolo che, oltre a respingere i sogni Champions del Milan, ha di fatto riaperto il file - mai del tutto chiuso - sulla sua permanenza, ha voluto mettere i puntini sulle "i".
Chi non lo vuole più vedere sulla panchina rossonera al momento è uno solo. Peccato che sia colui che decide: Silvio Berlusconi. Venerdì i due si sono visti per 20 minuti a Milanello, ma il faccia a faccia non ha evidentemente rasserenato Mihajlovic che uscendo dal centro sportivo ha laconicamente ammesso: «Non so se resto».
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