Calciomercato Juventus, Lukaku-Mkhitaryan. Blitz Raiola a Vinovo!

Avvistato l’agente di Pogba: sul piatto i suoi gioielli in uscita: l’attaccante belga dell’Everton è un pallino di Marotta e Paratici, l’armeno lascerà Dortmund
Calciomercato Juventus, Lukaku-Mkhitaryan. Blitz Raiola a Vinovo!© REUTERS

TORINO - Tra Paul Pogba e Romelu Lukaku, magari s’inserisce Henrikh Mkhitaryan con un dribbling ubriacante dei suoi. Il primo a esultare sarebbe Massimiliano Allegri, che della figura del trequartista è innamorato pazzo: il tecnico non aspetta altro per testare finalmente un 4-3-1-2 con i fiocchi, forte di una retroguardia a 4 di stampo Champions e un rifinitore puro che in due stagioni di Juventus non ha mai avuto. Il regista dell’eventuale operazione? Tale Mino Raiola, nella professione di agente del Polpo, del talentuoso attaccante belga dell’Everton, del fantasista armeno del Borussia Dortmund (e pure del presto svincolato Zlatan Ibrahimovic, del quale ieri si scherzava sui social in merito a un fantomatico ritorno a Torino). La visita di metà pomeriggio ha illuminato Vinovo, infiammando una giornata che probabilmente è servita a lasciare più tracce lungo la strada del mercato: la prima, legata al fatto che i vertici bianconeri abbiano ribadito una volta di più al procuratore italo-olandese che sarebbe un grandissimo piacere tenersi Pogba a meno che non arrivi un’offerta da (almeno) un centinaio di milioni (con conseguente assenso del giocatore); la seconda, connessa alla possibilità che i vicecampioni d’Europa ingaggino Mkhitaryan, tutt’altro che blindato in Germania, piuttosto che Lukaku, pure lui in uscita da Liverpool...

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CHI VIENE E CHI VA - Raiola a Vinovo non è un’apparizione così rara. L’agente di Pogba (che evidentemente non ha potuto incrociare ieri, visto che il francese era in Nazionale) era stato a Vinovo un paio di settimane fa, ma da quando portò il Polpo sotto la Mole nel 2012 le sue visite non rappresentano una sorpresa. Nel gennaio 2015, per dire, aveva assistito all’allenamento dei bianconeri assieme al presidente Andrea Agnelli, all’ad Beppe Marotta, al ds Fabio Paratici, scambiando con i diretti interessati più di una parola su un giocatore che a Dortmund non sembrava così soddisfatto.

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