Milan, la panchina è un rebus: Berlusconi gioca a nascondino

Regna ancora l'incertezza in casa Milan su chi sarà il tecnico nella prossima stagione. Mihajlovic è appeso a un filo, mentre restano in lizza Di Francesco e Brocchi.
Milan, la panchina è un rebus: Berlusconi gioca a nascondino© ANSA

MILANO- Chi siederà sulla panchina del Milan in vista della prossima stagione? Questo è un rebus difficile da decifrare: ad oggi non è dato sapersi chi sarà il prossimo allenatore del Milan. Eppure, in estate, Adriano Galliani e Silvio Berlusconi credevano di aver fatto la scelta giusta decidendo di affidare al sergente di ferro, Sinisa Mihajlovic, la prima squadra. Il numero uno del club già dopo i primi risultati negativi, nelle prime sette giornate, ha iniziato a non credere più nel tecnico serbo che è stato oggetto e bersaglio di critiche, talvolta eccessive, ed è stato praticamente delegittimato. Dopo la sfida persa, il 6 gennaio, contro il Bologna, Berlusconi avrebbe voluto cambiare guida tecnica ma, come al solito, l’amministratore delegato ha fatto da intermediario tra il Cavaliere e Mihajlovic che è rimasto saldo al suo timone e, dalla metà di gennaio fino alla sconfitta subita contro il Sassuolo, si è tolto qualche piccola soddisfazione ed è riuscito a risalire parzialmente la china. La caduta contro i neroverdi e i successivi scialbi pareggi contro Chievo e Lazio hanno di fatto rimesso in discussione l’ex allenatore della Sampdoria, nonostante le parole, ora distensive, di Berlusconi.

Tutte le notizie di Notizie Ultim'ora

CARTE COPERTE- Il Presidente del Milan non si è ancora voluto sbilanciare sul futuro di Mihajlovic, legato alla società da un altro anno di contratto. Berlusconi ha dichiarato che se la squadra dovesse chiudere bene la stagione e vincere la Coppa Italia ci potrebbe anche essere la conferma del tanto bistrattato tecnico serbo, ma la verità è un’altra. Il Milan ha già sondato il terreno per Eusebio Di Francesco del Sassuolo e ha provato ad inserirsi nella corsa ad Antonio Conte, che però è a un passo dal Chelsea. Il Cavaliere vuole giocare a carte coperte ed ha risposto così in merito a questi due allenatori accostati al Diavolo: “Conte è un ottimo allenatore, ha fatto bene alla Juve; ma non posso dire una parola definitiva perché siamo nel mezzo di una situazione decisionale non ancora completata. Siamo nella corrente di cambiamento verso il bene assoluto per il Milan. Di Francesco? Non credo che questi nomi siano quelli giusti per il futuro del Milan. Per quanto riguarda Sinisa, vediamo come finirà la stagione e poi decideremo".

 DONNARUMMA IL PREDESTINATO

INCERTEZZA- La verità è che il Milan ha diverse opzioni sul tavolo: quella meno percorribile sembra proprio la permanenza di Mihajlovic. L’ex tecnico della Sampdoria è stato più volte criticato proprio dallo stesso Berlusconi per i risultati ottenuti ma soprattutto per il gioco espresso. Le parole distensive degli ultimi giorni servono solo a non caricare ulteriormente la squadra di pressioni inutili, visto che il Milan dovrà cercare di chiudere al meglio questa ennesima stagione negativa. Di Francesco è la prima alternativa a Mihajlovic, piace a tutto l’ambiente, sa lavorare con i giovani, ha fatto la giusta gavetta ed è pronto per il grande salto. Il patron dei neroverdi Squinzi, però, ha fretta di sapere se il Milan punterà o meno sul suo allenatore per poi muoversi di conseguenza. Inoltre, il club di via Aldo Rossi ha sondato il terreno, già a gennaio, per Conte che pare destinato ad approdare in Premier League sposando il progetto di Roman Abramovich. Infine, c’è Cristian Brocchi: il tecnico della Primavera rossonera è un uomo fidato del club e accetterebbe di buon grado l’idea di diventare allenatore della prima squadra nella stagione 2016-17. Per ora, però, tutte queste restano solo delle ipotesi e bisognerà attendere ancora qualche settimana per capire le intenzioni della società. Ad oggi regna l’incertezza e le prossime tre sfide di campionato contro Atalanta, in trasferta, Juventus al Meazza e Sampdoria al Ferraris potrebbero essere decisive per il futuro di Mihajlovic: in caso di tonfo lascerà il Milan a fine stagione, nel caso conseguisse tre risultati positivi rimarrebbe appeso ad un filo di speranza fino alla finale di Coppa Italia del 21 maggio contro la Juventus che decreterà definitivamente il suo futuro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...