Inter, addio Champions: dai calciatori a Mancini sono tutti colpevoli

I nerazzurri hanno perso la ghiotta occasione di portarsi al quarto posto in classifica, perdendo in casa contro il Torino di Ventura
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MILANO- L’Inter può dire definitivamente addio alla possibilità di arrivare al terzo posto. Eppure, per i nerazzurri, la strada si era messa in discesa con il rigore, dubbio, di Mauro Icardi che aveva portato in vantaggio, già al 17esimo minuto, gli uomini di Mancini. Da quel momento in poi, però, l’Inter non è più riuscita ad impensierire Padelli e solo dopo il gol del pareggio di Molinaro e dopo essere rimasta prima in dieci e poi in nove, per le espulsioni di Miranda e Nagatomo, ha provato a reagire cercando invano il gol del pareggio che sarebbe stato un risultato comunque inutile. Serviva vincere per restare nella scia della Roma e per superare la Fiorentina di Paulo Sousa: invece, l’Inter ha perso l’ennesima occasione della stagione ed ora può dire addio ad ogni sogno di gloria.

INTER-TORINO 1-2

GIOCATORI COLPEVOLI- Il pareggio della Fiorentina, in casa contro la Sampdoria, doveva servire da stimolo in quanto con una vittoria sul Torino, orfano di due dei suoi giocatori migliori come Kamil Glik e Ciro Immobile, avrebbe consentito all’Inter di prendersi il quarto posto restando con il fiato sul collo della Roma di Spalletti che nel pomeriggio aveva strapazzato la Lazio, per 4-1, nel derby. La squadra, tolto qualche elemento, è sembrata lenta, svogliata e priva di quel mordente necessario che serve per raggiungere i grandi traguardi. Se anche un signor giocatore come Miranda, già ammonito, perde la testa rifilando un pestone plateale, quanto inutile, ai danni di Belotti, lasciando la squadra in inferiorità numerica, il dado è tratto e la dice lunga sui continui cali di concentrazione da parte dei giocatori dell’Inter che sono i principali colpevoli del crollo verticale della squadra che fino a tre mesi fa era in vetta alla classifica.

MANCINI, CHE FAI? Roberto Mancini nutre della stima della società: dal Presidente Eric Thohir, fino ad arrivare all’amministratore delegato Michael Bolingbroke, passando dal il direttore sportivo Piero Ausilio fino ad arrivare all’ex patron Massimo Moratti. Il tecnico jesino, però, ha le sue colpe in questa altalenante e deludente stagione: dalla sfida persa contro la Lazio ha effettuato numerose scelte di formazione che hanno lasciato molto a desiderare e, soprattutto, ha bruciato alcuni calciatori da lui fortemente voluti. Da Geoffrey Kondogbia, acquisto più costoso dell’estate dell’Inter, passando per Felipe Melo, Alex Telles, Stevan Jovetic, Davide Santon, fino ad arrivare ad Eder, ultimo flop da 13 milioni di euro. Il Presidente nerazzurro è pronto a dare un’altra chance a Mancini ma, la prossima stagione dovrà per forza di cose essere quella del rilancio perché l’Inter non si può più permettere di restare fuori dalla Champions League.

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