© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo LiveTORINO - Sinisa Mihajlovic la scorsa settimana lo ha lasciato in panchina tutti i novanta minuti, ma Mattia De Sciglio non poteva recitare da semplice comparsa contro la Juventus. La scena, il terzino rossonero, se la è ritagliata a margine del big match. Nella pancia di San Siro è stato avvistato chiacchierare con alcuni uomini dello staff juventino. Saluti tra vecchi amici, tra gente che ha lavorato insieme e spera di farlo anche in futuro. Un retroscena che conferma il feeling tra il giocatore del Milan e quella Juventus che in estate potrebbe diventare la sua nuova tappa professionale. La pista è calda e avanza sotto traccia. I saluti "approfonditi" di San Siro sono accompagnati da discorsi più seri e privati, che ovviamente avvengono lontano da occhi indiscreti.
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IL DOPO CACERES - Il cambio in panchina, con Brocchi al posto di Mihajlovic, potrebbe cambiare il presente di De Sciglio (contro la Sampdoria dovrebbe tornare titolare) ma non necessariamente il futuro. «È vero, a gennaio è stato vicino alla Juve», ha confermato nelle scorse settimane Giovanni Branchini, potente manager del milanista. Il puzzle che non si è composto in inverno, potrebbe completarsi nei prossimi due mesi.
Il "Conte Max" sarebbe ben contento di rilanciare un ragazzo in cui crede e che conosce come pochi: fu lui, ai tempi del Milan, a far debuttare giovanissimo il terzino. Adesso De Sciglio di anni ne ha 23 e come profilo - giovane e italiano - si sposa alla perfezione con il progetto dei campioni d’Italia, sempre attenti al made in Italy e ai giocatori che abbinano qualità tecniche e comportamenti professionali. Oltretutto con l’addio a parametro zero di Martin Caceres (Napoli o Roma), il ritorno molto probabile di Juan Cuadrado al Chelsea (a Torino è in prestito secco) e i dubbi di Patrice Evra sul rinnovo, il rossonero consentirebbe alla Juventus di rinforzare le fasce. De Sciglio nasce terzino destro e quindi in bianconero potrebbe alternarsi con lo stakanovista Stephan Lichtsteiner, che comunque il prossimo anno compirà 33 anni. Ma il laterale lanciato da Allegri è un jolly: tanto nel Milan quanto in Nazionale viene impiegato anche a sinistra. Un giocatore duttile, di quelli che apprezza soprattutto Marotta.
RILANCIO - Il trasferimento da Milano a Torino in passato è stato rigenerante tanto per Davids quanto per Pirlo e a De Sciglio non dispiacerebbe ripercorrere il percorso dei due illustri centrocampisti. Alla Juventus troverebbe la squadra di lavoro che meglio lo ha valorizzato e tanti compagni di Nazionale.
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