Marotta e Paratici, la mente e il braccio del mercato Juventus

Insieme hanno costruito la leggenda: cinque scudetti consecutivi a Torino, pezzo dopo pezzo
Marotta e Paratici, la mente e il braccio del mercato Juventus© www.imagephotoagency.it

TORINO - Un mercato da dieci, come il voto in pagella di questa Juve cannibale che divora scudetti e avversari senza sosta da cinque anni. Dieci come gli acquisti che in questa estate hanno abbracciato il bianconero per costruire questa stagione indimenticabile, partita malissimo per poi decollare e volare più in alto di tutti. Mandzukic, Dybala e Zaza davanti, Khedira, Lemina, Hernanes e Cuadrado a centrocampo, Alex Sandro e Rugani per la difesa, Neto per fare da vice a Buffon: le mosse di Marotta e Paratici, tessitori occulti della ragnatela di mercato dei Campioni d'Italia, ancora una volta promossi dal campo più bravi di tutti. 

MAROTTA A SETTEMBRE: LA JUVE VINCERÀ ANCORA

MILAN, CORTEGGIAMENTO SPIETATO A PARATICI 

L'ENNESIMO CAPOLAVORO - La coppia vincente del calcio italiano è riuscita a compiere un vero capolavoro, nell'anno più difficile di tutti, quello dell'addio dei totem della invincibile armata di Conte: Pirlo negli States, Tevez al Boca insieme alla sua nostalgia argentina, Llorente sacrificato al Siviglia sull'altare del bilancio, Vidal - e Coman - a Monaco (da quel Bayern che ancora li ringrazia per aver deciso in favore dei tedeschi il ritorno di Champions). Via una spina dorsale vincente ma logorata dagli anni, porte aperte a un mix di talento affamato di vittorie: giovane come Dybala e Alex Sandro, esperto come Mandzukic e Khedira, da svezzare ad alto livello come Rugani, Lemina e Zaza. A queste decisioni d'attacco vanno poi aggiunte anche quelle in difesa, prima tra tutte il secco no alla cascata di milioni di euro che da tutta Europa era pronta a scendere su Vinovo per Pogba, senza dimenticare tutte le richieste piovute a gennaio per Zaza, Rugani, Alex Sandro, Sturaro e respinte al mittente: tutte scelte che hanno pagato alla distanza e che non solo hanno consegnato alla Juve un altro titolo ma che permettono di guardare al futuro a testa alta, come ha confermato anche Allegri: «Questa è la squadra più forte che abbia mai allenato»

UN PROGETTO INARRESTABILE - Il segreto dei campioni è non fermarsi mai, in campo come in società: Marotta e Paratici lo sanno benissimo e la loro pianificazione vincente non conosce soste, lo dimostrano le sinergie e le alleanze che costruiscono in tutta Italia e che fanno da fondamenta al progetto Juve, sempre più italiano. L'intesa con il Sassuolo, che ha già portato Zaza a Torino e che potrebbe aggiungere Berardi quest'estate, il colpo Mandragora chiuso a gennaio mentre altre società rattoppano o inseguono miracoli, il monitoraggio continuo sui talenti nazionali più importanti come Saponara, Ganz, Lapadula, Sensi per fare qualche nome, e su quelli esteri per sorprendere il mondo del calcio come già fatto con Pogba e Coman: è così che la Juve domina e con ogni probabilità continuerà a dominare in Italia per tanti altri anni.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...