Milan, Brocchi non è un mago: Mihajlovic non era il colpevole

Il Milan non riesce a trovare pace in questa, ennesima, tribolata stagione per i colori rossoneri che rischiano di restare fuori anche dall'Europa League.
Milan, Brocchi non è un mago: Mihajlovic non era il colpevole© ANSA

MILANO- Cristian Brocchi doveva essere il salvatore della patria in casa Milan: la sconfitta subita contro il Verona, già retrocesso, ha evidenziato come il problema dei rossoneri non fosse naturalmente Sinisa Mihajlovic. Silvio Berlusconi, due settimane fa, ha deciso di affidarsi al tecnico della Primavera per risollevare le sorti della squadra in questo delicato finale di stagione, ma fino a questo momento i risultati gli stanno dando ampiamente torto. Se la vittoria contro la Sampdoria aveva fatto ben sperare i tifosi rossoneri, lo scialbo pareggio casalingo contro il Carpi e l’inaspettata sconfitta contro il Verona hanno riportato sulla terra il Milan che ora rischia perdere il sesto posto a discapito dell’ottimo Sassuolo di Eusebio Di Francesco.

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MANCANZA DI GIOCO- Berlusconi aveva dichiarato che il Milan di Mihajlovic, a livello di gioco espresso, fosse il peggiore da lui “ammirato” negli ultimi anni. La verità è che il tecnico serbo ha fatto il massimo con il materiale a sua disposizione. Brocchi non ha di certo la bacchetta magica e per quanto sia bravo non può, nel giro di 40 giorni, stravolgere una squadra dandogli una precisa identità. Il Milan aveva trovato una certa quadratura con il 4-4-2 disegnato da Mihajlovic. Il 4-3-1-2 di Brocchi si sta rivelando un fiasco, visto che la difesa subisce molto di più e l’attacco non riesce ad essere produttivo. Il vero problema del Milan sono gli interpreti, ma soprattutto la società che brancola ormai da anni nel buio sia in sede di mercato che per quanto riguarda la scelta e la gestione del rapporto con gli allenatori.

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SALVARE LA FACCIA- Il Milan dovrà obbligatoriamente salvare il salvabile in questo finale di stagione. La conquista del sesto posto e la vittoria della Coppa Italia, in finale contro la Juventus, renderebbero meno amara una stagione altamente negativa per i colori rossoneri. Brocchi, tra l’altro, rischia di bruciarsi un po’ come successo a Clarence Seedorf e soprattutto Filippo Inzaghi. Il Milan, nel gennaio del 2014 esonerò, senza pensarci due volte, Massimiliano Allegri che in questi ultimi due anni ha fatto le fortune della Juventus conquistando due Scudetti e arrivando in finale di Champions League. I tifosi rossoneri sono indignati con la società e non vedono l’ora che termini questa ennesima stagione fallimentare in modo da poter azzerare tutto e ripartire in vista della prossima stagione che dovrà essere quella del rilancio.

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