© Getty ImagesMILANO - E se Inter-Empoli fosse stata l'ultima partita di Samir Handanovic? Il dubbio lo ha messo il portiere stesso con le sue dichiarazioni post-gara, ma la possibilità esiste da tempo, ovvero da quando il club nerazzurro è sotto le forche caudine del Fair Play Finanziario che costringe la società di Erick Thohir a muoversi col bilancino sul mercato e non solo. Senza i soldi della Champions e dovendo ridurre progressivamente il passivo a zero (obiettivo per l'esercizio 2016-17), l'Inter per effettuare determinate operazioni in entrata, dovrà inevitabilmente incassare. Il ds Ausilio ha la possibilità di creare il classico tesoretto cedendo i molti giocatori che l'Inter ha in prestito o quelli che non rientrano nei piani di Mancini, ma è chiaro che se arriveranno offerte congrue per i titolari, verranno prese in esame (compresi Murillo, Brozovic e Icardi, ma ci vorranno rispettivamente 20, 25 e 40 milioni almeno). Da quello che filtra da Palazzo Saras, quelle che eventualmente giungeranno per Handanovic, saranno analizzate con attenzione, con un tris di nomi pronti per la sostituzione: Salvatore Sirigu (Psg), Mattia Perin (Genoa) e Neto (Juventus).
L'OPZIONE FRANCESE - Ovviamente Handanovic andrà sostituito con un portiere da Inter. La società dovrà acquistarlo, visto che in casa non ha un potenziale numero uno: Carrizo rimarrà come vice, Berni potrebbe non rinnovare con il Primavera Radu promosso nel ruolo di terzo (Berni e Di Gennaro, oggi in prestito, potrebbero essere ceduti per far cassa). Come detto, sono tre i profili che vengono vagliati dal ds Ausilio, anche se non va scartata l'opzione Steve Mandanda, 31enne francese in scadenza di contratto con l'Olympique Marsiglia: quest'anno il suo rendimento è stato altissimo.
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