Calciomercato Torino: Giaccherini, primo sì ai granata

L’esterno offensivo è lusingato dall’interesse dei granata. Ma occhio a Bologna e Fiorentina
Calciomercato Torino: Giaccherini, primo sì ai granata© Marco Canoniero

TORINO - Non sarà breve la partita che coinvolgerà Giaccherini, mentre l’azzurro si prepara a giocare il suo Europeo: per Conte è un caposaldo, perché la duttilità e l’abilità nella doppia fase di Emanuele sono superiori alla media. Ed è lo stesso motivo per cui il ragazzo è in prima fila anche nella lista di mercato del Torino, seppur non in solitudine, tra alternative più o meno gradite a Sinisa Mihajlovic. Un soldato perfetto, con estro tra i piedi e intelligenza tattica. Antonio Conte stravede per lui, già era così ai tempi bianconeri, e la musica continua in azzurro. La stima che il ct ha per Giaccherini si è trasferita anche nel Torino, pure per via di conoscenze comuni. Trovando, adesso, terreno doppiamente fertile, con Mihajlovic. Perché se è vero che già un anno fa i dirigenti granata avevano annusato l’aria (Giaccherini è un pallino di Petrachi, ma con Giampiero Ventura in panchina il giocatore non era considerato così utile tatticamente), adesso con l’approdo del serbo questo eclettico centrocampista offensivo, o attaccante leggero che dir si voglia, si staglia tra gli obiettivi di mercato principali.

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Nel 4-3-3, modulo assai caro a Mihajlovic, Giaccherini occuperebbe una posizione lineare, chiara, nel tridente offensivo, da esterno. E i suoi movimenti a fisarmonica renderebbero più agevole anche la trasformazione temporanea del modulo in un più prudente 4-4-2 (o 3-5-1), in fase di non possesso, con il ripiegamento a turno degli esterni. Non solo: Emanuele può agire anche in posizione più centrale, da trequartista, in un 4-3-1-2, pur se non è questo il suo ruolo naturale (ed è utilizzabile anche da interno). La serietà, lo spirito di sacrificio di Giaccherini si sposano con le valutazioni tattiche. «E’ un professionista esemplare. E’ un esempio per tutti i calciatori, al di dà delle doti tecniche», ha ripetuto in questa stagione Roberto Donadoni, l’ultimo allenatore di club in ordine di tempo ad aver avuto il ragazzo tra le mani. Sono tutte caratteristiche che piacciono molto a Sinisa Mihajlovic, che immagina un Torino animato in campo da esterni e centrocampisti offensivi portati agli inserimenti, e negli spogliatoi da un gruppo di professionisti molto... allineati. E la notizia dell’interesse del Toro ha subito lusingato il giocatore: la storia granata, l’importanza della piazza e la presenza di un patron come Cairo e di un tecnico come Mihajlovic possono facilitare il dialogo, attraggono. Il Bologna sta preparando la strategia per tornare all’assalto, dopo la stagione in prestito. Anche la Lazio e la Fiorentina hanno effettuato sondaggi. Pantaleo Corvino, ex ds rossoblù, ora in viola, accarezza l’ipotesi di replicare in altre forme contrattuali l’operazione di un anno fa, quando ottenne l’affitto di Giaccherini per una cifra fin “risibile”, vicina ai 300 mila euro. Fondamentale, in tal senso, si rivelò l’opera di mediazione svolta dagli agenti del giocatore, Furio Valcareggi e l’avvocato Giulio Marinelli.

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