© LaPresse/SpadaTORINO - Tra le prime richieste di Sinisa Mihajlovic alla dirigenza granata, per costruire il Toro che verrà, c’è quella per un difensore che l’ex tecnico del Milan conosce molto bene: Nenad Tomovic, arrivato in Italia nel 2009 (il Genoa lo aveva prelevato dalla Stella Rossa, lo stesso club da dove approdò Mihajlovic calciatore, acquistato dalla Roma nel 1992), grazie all’esperienza maturata nel campionato italiano è diventato un punto di forza della Serbia (22 le presenza collezionate). Facendo anche parte della Nazionale allenata da Mihajlovic tra il maggio del 2012 e il novembre del 2013. L’esperienza complessiva non fu esaltante, dal momento che la Serbia - assente pure dall’Europeo alle porte -, fallì l’appuntamento con il Mondiale brasiliano. In quel biennio, però, l’allenatore granata ebbe modo di conoscere e apprezzare le doti del viola.
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LA TRATTATIVA - Ora che a Firenze si è reinsediato il cavallo di ritorno Pantaleo Corvino nel ruolo di direttore generale dell’area tecnica, il Toro, oltreché mantenere il filo diretto con gli agenti del difensore (contatti costanti e pure recenti), può aprire la trattativa con la Fiorentina. Che valuta il giocatore almeno 5 milioni di euro, mentre i granata risultano orientati a partire da un’offerta che si aggira sui 4.
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