MILANO - Crisi Inter. Erick Thohir ha deciso di spedire Michael Bolingbroke a Brunico per parlare con Roberto Mancini. Il tecnico non ha nascosto la delusione in una recente intervista. Avesse avuto una panchina, l'allenatore se ne sarebbe già andato ma quanto sta accadendo ha convinto la società ad agire, anche perché è evidente che non si possa iniziare una stagione con un tecnico che non sposa le idee della proprietà. E' logoro pure il rapporto tra Mancini e Thohir: quest'ultimo sarebbe colpevole agli occhi dell'allenatore di non averlo informato sulla cessione del club e avergli comunicato la novità a giochi fatti. Un atto di sfiducia evidente verso l'allenatore a cui, solo un’estate fa, era stata affidata chiavi in mano la rifondazione.
INTER, CLIMA TESO: MANCINI LASCIA IL RITIRO
LEONARDO IN POLE - Mancini è stato molto attento, nonostante i suoi sentimenti, a non irritare la proprietà nella conferenza stampa di mercoledì, anche perché c'è da onorare, anche economicamente, un contratto da 4 milioni. Il tecnico potrebbe anche scegliere di conformare il suo pensiero al nuovo corso ma non l'ha fatto e difficilmente lo farà. La palla (avvelenata) passa quindi a Zhang: tenere alla guida del club un allenatore scontento oppure attuare un ribaltone. In tal senso, sono in netta ascesa le quotazioni di Leonardo, ex che ha ottimi rapporti con Zanetti e che tra un anno potrebbe diventare dirigente se Simeone sbarcherà a Milano.