Calciomercato Inter, Thohir: «60 milioni per Icardi? Giocatori vanno e vengono»

Il presidente nerazzurro: «Con Mancini opinioni a volte discordanti, ma il rapporto tra la società e l'allenatore è comunque buono»
Calciomercato Inter, Thohir: «60 milioni per Icardi? Giocatori vanno e vengono»

MILANO - «Tra me e Mancini ci sono state alcune opinioni discordanti ma il rapporto tra la società e l'allenatore è buono»: lo ha detto il presidente dell'Inter, Erick Thohir, da New York in un'intervista a Class CNBC. «È importante che ognuno condivida i propri punti di vista - ha aggiunto - ma poi dobbiamo lavorare tutti insieme, di squadra. Quello dell'allenatore è un ruolo molto importante». Capitolo Icardi: «È un giocatore importante per la nostra squadra, il nostro capitano. Se abbiamo rifiutato una proposta da 60 milioni per Icardi? Ognuno si augura che il numero possa essere superiore ai 60 milioni. Ma per noi al momento non è importante questo. Costruiamo un team, dobbiamo guardare alla dinamica". Lo dice il presidente dell'Inter Erick Thohir da Wall Street ai microfoni di Class Cnbc. "Icardi - aggiunge Thohir - è un giocatore importante per l'Inter. È il nostro capitano».

IL RAPPORTO CON MANCINI - «Nel calcio non è mai facile fare previsioni, ci sono molte cose di cui parlare e da condividere, bisogna lavorare insieme e condividere i punti di vista per fare qualcosa di grande. Quello dell'allenatore è un ruolo molto importante, i rapporti tra allenatore e società sono buoni, ogni tanto abbiamo avuto delle divergenze, ma un buon rapporto. È importante che ognuno condivida i propri punti di vista ma poi dobbiamo lavorare tutti insieme, di squadra. Il calciomercato è un momento importante e i tifosi vogliono sempre volti nuovi. Stiamo lavorando insieme in questa pre stagione, abbiamo avuto alcuni match impegnativi e dobbiamo lavorare ancora perché i tifosi chiedono di più».

MERCATO - «I giocatori vanno e vengono ma siamo una squadra importante e vogliamo trattenere i nostri giocatori chiave. Nelle ultime due stagioni abbiamo portato 15 nuovi innesti. Se guardiamo alla formazione titolare ci sono solamente due giocatori rispetto a qualche anno fa. Proveremo ad aggiungere qualcuno alla rosa, ma non sette o otto giocatori come un anno fa. Banega è un grande acquisto, giocando l'Europa League abbiamo bisogno di un team competitivo».

SUNING - «Il mercato è deciso insieme dal management e da Suning, nel calcio è importante avere una visione comune tra allenatore, direttore sportivo, dirigenza. La decisione di comprare o vendere un giocatore non è solo mia, devo parlare con il mio team. Ora è importante con Suning capire come possiamo, insieme, rendere più grande l'Inter. La gente ha detto che il mio è stato un periodo di transizione ed è vero, non lo nego. Abbiamo rinnovato San Siro, i nostri ricavi sono cresciuti da 164 a 186 milioni e in nostri tifosi ora sono 311 milioni. Sono molto contento di questa transizione».

ZHANG E I NUOVI GIOCATORI - «Il proprietario Zhang ha confermato l'importanza dell'appoggio tra management e squadra per assicurare la crescita dell'Inter. Dobbiamo acquistare nuovi giocatori? Forse, ma l'obiettivo è essere comunque competitivi e tornare in Champions League. Come businessman sono aperto all'ascolto. Perché le compagnie qui alla Borsa di New York cercano collaborazione per crescere? Per noi è la stessa cosa. Se non fossi stato aperto ad ascoltare i nuovi investitori forse l'Inter non sarebbe cresciuta così in fretta. Il mercato in Asia sta crescendo ma il cuore rimane in Italia. Credo, come presidente dell'Inter, di aver preso le migliori decisioni per l'Inter e non per me».

IL SOGNO MESSI - «Un giocatore che sogno di vedere all'Inter è un giocatore importante per la squadra e non per me. Il giocatore che sogno è Messi, è uno dei migliori, un sogno per qualsiasi club».

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