La Juventus va a caccia del polpo di domani

Da Boschilia a Malcom: ecco gli Under 21 sul taccuino degli osservatori bianconer
La Juventus va a caccia del polpo di domani© EPA

TORINO - Paul Pogba, quando non aveva la luna per traverso, alla sua maniera è stato un testimone del calcio bailado nelle quattro stagioni di vita juventina. Gli scout bianconeri, che lo monitoravano da mesi, lo portarono a casa a 19 anni: età chiave per chi è destinato a esplodere. Così la struttura di osservatori guidata da Javier Ribalta, che non conosce la parola "ferie", è chiamata a suggerire altri colpi "alla Pogba", anche in ruoli differenti, perché se hai talento devi pure saperlo riconoscere nei piedi e nella testa dei nuovi virgulti del calcio internazionale. Ecco perché gli scopritori di novelle baby star non smettono di informarsi, viaggiare, osservare dal vivo. E poi metter giù una relazione con pregi e difetti del singolo potenziale campioncino. Riassunto, nel concreto: la Juventus ama il calcio bailado made in Brazil e i suoi nuovi esponenti, quindi andrà presto oltre Pogba e lo stesso Matheus Pereira, fantasista classe 1998, bloccato dai bianconeri e poi ceduto all’Empoli dopo l’esperienza al Corinthians. Il suo cartellino non è gestito dai campioni d’Italia, ma è come se...

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SPIE - Brasiliani sul taccuino, dunque, anche se non tutti sono rimasti in patria. Come Gabriel Boschilia, 20 anni, trequartista di proprietà del Monaco, ma che gli emissari juventini “pedinano” almeno dal 2013. Scenografia del colpo di fulmine: Mondiali under 17, Emirati Arabi, trionfa la Nigeria su Messico, Svezia e Argentina, ma i campioni d’Italia si lasciano stregare da un autore di gesti di rara bellezza, stilistica e tecnica. Boschilia militava nel San Paolo, in quel tempo. La scorsa stagione i monegaschi se lo aggiudicarono, però decisero di mandare il giocatore a farsi le ossa nella massima serie belga, allo Standard Liegi. A giugno è rientrato al Monaco, società con cui Beppe Marotta e Fabio Paratici nutrono rapporti più che positivi. Boschilia, rapido e minuto, fa della capacità di saltare l’uomo la propria arma contundente. Quattro anni fa segnò 6 gol nel corso della rassegna internazionale più “spiata” dagli osservatori di mezzo mondo. Gli scout juventini lo affiancarono, nella loro lista preferenziale, a Thiago Rodrigues da Silva, altro ’96, noto a tutti come Mosquito: attaccante dell’Atletico Paranaense, ceduto agli uruguaiani del Deportivo Maldonado e poi girato in prestito a Vasco da Gama e Llagostera, in Spagna, per la sua prima esperienza fuori dai confini di casa. Anche lui disputò un Mondiale da urlo, che non servì al Brasile per andare a medaglia, mentre la fila di corteggiatori cominciava a dilatarsi.

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