Juventus e Sassuolo: amici, idee simili e scatta il feeling

Alle radici del rapporto tra i due club. Tanti affari, dirigenti legati e reciproca stima
Juventus e Sassuolo: amici, idee simili e scatta il feeling

TORINO - Uno dei primi è stato Boakye (2011), l’ultimo Lirola (fine luglio) e il prossimo potrebbe essere Berardi (giugno 2017). Magari non sarà un’alleanza vera e propria, ma di sicuro tra Juventus e Sassuolo c’è una bellissima e fruttuosa amicizia. Tanti affari (Zaza, Marrone, Ziegler, Peluso, Rogerio, Chibsah...) e vantaggi per tutti e due. I risultati degli ultimi anni parlano chiaro: i bianconeri sono passati da due settimi posti a cinque scudetti di fila, i neroverdi dalla C all’Europa League.

RAPPORTI VERI - Massimiliano Allegri ha aiutato entrambe ad alzare l’asticella (ha vinto il campionato di C1 con gli emiliani e gli ultimi due scudetti con la Juve), però il rapporto tra i due club nasce molto prima. Questione di feeling e stima tra i principali attori. Non solo Andrea Agnelli e Giorgio Squinzi. I due amministratori delegati - Giuseppe Marotta e Giovanni Carnevali - sono amici e hanno lavorato assieme ai tempi di Monza, Como e Ravenna. Grande stima pure tra i direttori sportivi: Fabio Paratici e Giovanni Rossi, oltre che compagni da giocatori negli anni del Fiorenzuola (C1), hanno collaborato fianco a fianco in bianconero quando l’uomo mercato neroverde dirigeva il vivaio dei campioni d’Italia.

VANTAGGI RECIPROCI - Intrecci importanti, alla base dei quali ci sono idee simili e una stessa visione del calcio sia a livello manageriale e sia tecnico. Tutti aspetti che hanno favorito le tante sinergie degli ultimi anni. La Juventus sa che a Sassuolo, inteso come società e staff tecnico, i suoi giovani possono crescere meglio. E ai neroverdi il feeling con i bianconeri è servito anche per convincere alcuni giocatori a spiccare il volo partendo dall’Emilia (vedi Zaza). Buoni uffici che hanno garantito vantaggi ad entrambe le società.

JUVE, BERARDI RESTA UN OBIETTIVO PRIMARIO

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