© www.imagephotoagency.itTORINO - Lascia o raddoppia? Raddoppia! E allora, magari anche per coloro che, un mese fa, all’indiscrezione di Tuttosport secondo la quale il Toro stava cercando di prendere Joe Hart, si erano fatti una grassa risata, rilanciamo. E se Joe Hart non restasse una stella cometa di passaggio e invece si trasfomasse in una sorta di stella polare, ovvero diventasse un punto di riferimento fisso per la galassia granata? Certo, è ancora prematuro, si sono appena giocate sei partite di campionato ma, si sa, l’acquolina vien mangiando. E il detto non vale solo per il Toro, che contro la Roma ha beneficiato dell’Effetto Wall offerto dal numero uno per portare a casa un risultato pesante e storico. Vale anche per il Biondo made in England, che si sta ambientando alla grande nella nuova realtà. Intesa come città, che impara ad apprezzare dopo aver scelto un appartamento in pieno centro. [...]
OBI E DE SILVESTRI ANCORA AI BOX
STORIA PAZZESCA - Ricapitoliamo. Grazie a un colpo ad effetto, il direttore sportivo Gianluca Petrachi, sul finire dell’ultimo mercato, è riuscito a proporre al presidente un’occasione così ghiotta che il Toro non si è fatto scappare: prendere in prestito dal Manchester City Joe Hart, portiere della Nazionale inglese, trovatosi di colpo ai margini della squadra perché ritenuto non funzionale al proprio gioco dal neo tecnico Pep Guardiola. La magia non è stata solo quella di ottenerlo. in prestito, ma di vedersi pagato oltre il 70% dell’ingaggio, circa 4 milioni di euro complessivi, per un esborso finale di poco superiore al milione di euro per le casse toriniste. Come si diceva, l’acquolina vien mangiando.