Toro, con la Juve è derby per il baby fenomeno Isak

Anche il club di Cairo tratta il giovanissimo bomber svedese. Sul piatto 7 milioni in 2 rate. Ma l’Aik alimenta l’asta in tutta Europa
Toro, con la Juve è derby per il baby fenomeno Isak© EPA

TORINO - Siccome è svedese e segna a ogni giro di giostra, l’hanno già ribattezzato il nuovo Ibra. In realtà Alexsander Isak è, molto più semplicemente, uno dei migliori prodotti classe 1999 d’Europa, con caratteristiche fisiche tutte sue. Alimentate da una qualità tecnica indubbia e da un fiuto per il gol decisamente superiore alla media. D’accordo, gioca in un campionato poco allenante, per dirla con Capello. Ma resta il fatto che questo spilungone di 17 anni ha davvero bruciato le tappe, tanto da destare l’interesse anche di molti top club: Psg, Chelsea, Real Madrid, Juventus. Tutte società che hanno allacciato i contatti con chi cura gli interessi del ragazzo, nonché con il suo club di appartenenza, l’Aik Solna, col proposito di valutare il suo acquisto, per poi affittare Isak a un altro club affinché si faccia le proverbiali ossa. Il giovane sta prendendo tempo. Lo fa pensare il timore di dover affrontare un destino rischioso in prestito, senza la garanzia di trovare fin da subito una squadra che creda in lui e gli dia sufficiente spazio. E così anche altri club meno potenti, e ricchi, hanno bussato alla porta dell’Aik, e di Isak. Offrendo magari meno soldi, ma garantendo al giocatore un sicuro utilizzo, e un concreto progetto di crescita. Ognuno tira l’acqua al proprio mulino: e cerca di giocare al meglio le carte che ha in mano. Così, in questo scenario, anche il Torino si è messo in moto, a sorpresa. Isak è nato in Svezia, dunque è comunitario, ancorché di origine eritrea. Nell’ultimo campionato ha collezionato la bellezza di 24 presenze, con 10 gol, aiutando il club a chiudere brillantemente al 2° posto. Ovviamente, è già entrato a far parte anche dell’Under 21 svedese. Il Torino si è detto disposto a investire fino a 7 milioni pagabili in 2 rate. Ma la volontà dell’Aik di fomentare un’asta non favorisce troppi sogni. Se ne riparlerà. Intanto il messaggio che Cairo e Petrachi hanno lanciato sul mercato è chiaro: cercano un giovane bomber dalle sicure potenzialità.

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