Milan, Donnarumma e la trappola del contratto

I problemi non sono certamente il prolungamento di Bonaventura, la cessione di Luiz Adriano o l’acquisto di Badelj
Milan, Donnarumma e la trappola del contratto© www.imagephotoagency.it

MILANO - Si può continuare a girare attorno al problema, a dire che Galliani e Fassone si devono sedere ad un tavolo, possibilmente con Montella, e pianificare il futuro. Ma il vero nodo del Milan di oggi, per quanto riguarda il mercato e le strategie di rafforzamento, non sono certamente il prolungamento di Bonaventura, la cessione di Luiz Adriano o l’acquisto di Badelj. Bazzecole, quisquillie, pinzillacchere direbbe il buon Totò. Certo, sono argomenti da dare in pasto ai tifosi, ma servono più che altro per allontanare l’interesse da quello che è veramente in ballo nei prossimi mesi. Che ha un nome, Gianluigi, un soprannome, Gigio, e un cognome, Donnarumma. E’ attorno a lui che devono per forza ruotare tutti gli interessi del Milan. I cinesi non possono certo presentarsi con la cessione del portiere. D’altronde, Galliani non ha particolare interesse ad allestire il lauto banchetto del rinnovo, visto che lui, poi, a quel banchetto potrebbe non partecipare. E Raiola, giustamente, sguazza in questo mare agitato: più passa il tempo, più si avvicina la scadenza, più balenano all’orizzonte i dollaroni paperoneschi di una cessione a parametro zero del più promettente portiere (forse) di tutti i tempi. Di ieri l’ultima rivelazione: “Raiola vuole prima sapere chi sono i cinesi”, ha detto Galliani, cercando di spiegare perché si è trattato Bonaventura e non Donnarumma. Benvenuto nel club, caro Raiola: perché c’è forse qualcuno che non vorrebbe sapere chi c’è dietro la cordata cinese che si nasconde dietro Sino Europe Sport, magari a cominciare proprio dalla Fininvest? Tutto troppo banale, tutto troppo scontato per non nascondere il trappolone. Se questa è la conditio sine qua non, allora possiamo fin d’ora ritenere che non ci sarà nessun rinnovo. E che ben presto Donnarumma finirà al miglior acquirente, forse in Italia (il 2018 potrebbe essere l’anno perfetto per la Juventus, che potrebbe “festeggiare” con il suo arrivo i 40 anni di Buffon) forse all’estero, con una delle big europee con le quali Raiola da sempre intreccia contratti e interessi. La situazione è grave, ma non seria: perché si ha come l’impressione che qualcuno si stia divertendo alle spalle del Milan cinese che verrà.

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