La Juve dei giovani italiani: preso Caldara, prenotato Gagliardini

Il progetto di Marotta per un futuro sempre da… Juve
La Juve dei giovani italiani: preso Caldara, prenotato Gagliardini© ALBERTO MARIANI/PEGASONEWSPORT

TORINO - Giovani, evidentemente talentuosi e - se possibile - italiani. Il progetto marchiato Juventus, tutt’altro che sazio di successi, è estremamente chiaro: ok rimpolpare la rosa con i campioni che ti fanno vincere anche le partite più ruvide. Ma nel contempo c’è bisogno di modernizzarsi, evitando di adeguarsi alla moda di parecchi club pure nostrani: investire su giocatori stranieri nonché inesperti. Beppe Marotta, in questo senso, ha tracciato la strada: «Il nostro obiettivo primario è reclutare i migliori giovani in circolazione. Ecco la ricetta vincente. È fondamentale avere giovani italiani per far capire loro da subito cosa significa indossare la maglia della Juventus. E noi ci stiamo attivando per questo». Così si spiega l’iperattivismo dell’amministratore delegato bianconero coadiuvato dal suo braccio destro, il direttore sportivo Fabio Paratici: i responsabili del mercato juventino che, anno dopo anno, assicura alla “real casa” alcuni dei prodotti migliori del calcio internazionale. Ma puntare, nello specifico, sui nuovi talenti del pallone italiano “rischia” di rivelarsi una chiave determinante per non smettere di coniugare i successi sportivi e i bilanci in attivo.

I due soli italiani schierati da Massimiliano Allegri il 27 novembre a Marassi contro il Genoa (Gigi Buffon, Leonardo Bonucci) devono diventare un’eccezione, al netto di infortuni o particolari esigenze tecnico-tattiche. Un esempio di una simile strategia di mercato? Date una rapida lettura alla tabella pubblicata qui di fianco, dove non mancano i nomi italiani di spicco, di proprietà o meno, comunque protetti sotto l’ala juventina, come Alberto Cerri, Simone Ganz e Stefano Sensi. Poi è chiaro che, a livello di giovani di prospettiva, un occhio a ciò che propone l’estero non si nega a nessuno: l’importante è arrivare per primi sulle star dell’avvenire. Mattia Caldara e Roberto Gagliardini, insomma, non moriranno di solitudine, anche se si trattasse di giocatori apparentemente lontani dall’orbita juventina per questioni di cartellino. Come il “sassolese” Matteo Politano, per citare un nome...

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