Witsel: i giorni della verità. La Juve aspetta il via libera

Vertice per il belga: la Juve non offre più di 6 milioni. I 30 stanziati per N’Zonzi dalle cessioni di Zaza e Hernanes. E Brahimi...
Witsel: i giorni della verità. La Juve aspetta il via libera© www.imagephotoagency.it

TORINO - Archiviata la Supercoppa, la Juventus entra nella settimana decisiva perché finalmente si chiuda l’affare Witsel. In casa Zenit è in programma il summit decisivo tra il tecnico Mircea Lucescu e i vertici del club russo, consapevoli del fatto che il nazionale belga non ne vuole più sapere del suo attuale club di appartenenza, tanto da aver chiesto - tramite intermediari - ai bianconeri di fare nel caso uno sforzo economico in più. Finora le pressioni del giocatore sullo Zenit non sono servite, mentre Beppe Marotta e Fabio Paratici non hanno intenzione di modificare il piano dell’offerta: 6 milioni più bonus, rispetto ai 10 chiesti dai russi e con la soluzione intermedia a quota 8 che potrebbe accontentare tutti. Per il momento si resta alle intenzioni, ai condizionali, ai “vorrei ma non posso”...

NON SI MOLLA N'ZONZI - Dopo aver già puntualizzato che la Juventus non si fermerà a Gonzalo Higuain ma ha i mezzi per mettere a segno altri colpacci (per giugno Marco Verratti è in pole, davanti a Toni Kroos e Isco: tutti nomi buoni), ieri l’amministratore delegato ha ribadito che «già oggi la rosa è competitiva. Lo dimostrano i nostri piazzamenti in campionato e in Champions, oltre al fatto che siamo qui a Doha: siamo soddisfatti. Probabilmente cerchiamo un centrocampista da inserire in un settore che forse ha bisogno di ulteriori garanzie. Non è facile trovarle, ma ci proviamo». Il «probabilmente» fa parte del gioco, perché è certissimo l’ingresso di un nuovo centrocampista nell’immediato, mentre potrebbe essere più lunga la ricerca del secondo elemento da inserire in mediana. Il pensiero, Witsel a parte, si posa sul franco-congolese Steven N’Zonzi, la cui clausola di rescissione fissata a 30 milioni può essere pagata in due tranche da 15. Se il Siviglia aprisse al trasferimento, la Juventus potrebbe utilizzare i soldi in entrata dalla cessione di Hernanes e Simone Zaza al Valencia: con gli spagnoli si tratta sull’opportunità che il passaggio del lucano avvenga con la stessa formula che tuttora lega la punta al West Ham, vale a dire il prestito con obbligo di riscatto a 20 milioni più bonus (mentre il Valencia preme per il diritto, non va oltre).

MAROTTA: «VOGLIAMO UN CENTROCAMPISTA»

ALTRE PISTE - Nel ruolo di mezzala con forte propensione all’inserimento occupa un posto di primo piano il 26enne algerino Yacine Brahimi, legato al Porto fino al 2019: lo bracca il Nizza, ma la Juventus ha ben altro appeal. E’ possibile, inoltre, che i vertici bianconeri piazzino subito un altro colpo giovane dall’Atalanta dopo il difensore Mattia Caldara, già preso (presto effettuerà le visite mediche) e in arrivo a giugno o fra 18 mesi a seconda delle condizioni di Andrea Barzagli. Su Roberto Gagliardini, valutato oltre 20 milioni dal club nerazzurro, punta pure l’Inter. E a proposito di Atalanta, a Bergamo potrebbe presto sbarcare il 19enne Riccardo Orsolini dall’Ascoli (via Juventus). Entro i primi di gennaio è poi atteso l’annuncio del rinnovo di Paulo Dybala.

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