© www.imagephotoagency.itTORINO - A volte anche i “nemici” possono, indirettamente, dare un aiuto. E’ quello che di fatto è successo ieri con il colpo firmato dalla Juventus per il genoano Rincon. Il sorpasso del club bianconero nei confronti della Roma ha di fatto neutralizzato il possibile intreccio che stava prendendo piede sull’asse Roma-Genoa, dove il presidente Preziosi aveva iniziato a sentire l’acquolina in bocca al pensiero di vendere Rincon al club capitolino e farsi dare in prestito Iturbe. Questa opportunità sino all’altro giorno rappresentava un potenziale problema per il Torino. Che peraltro aveva bussato prima dei genoani per l’esterno paraguayano, sentendosi rispondere dalla Roma che il terzo giocatore in prestito non sarebbe stato concesso: gli altri due sono Castan e Iago Falque.
Dunque è iniziata così la trattativa tra i romanisti e i granata con l’obiettivo da parte dei giallorossi di capitalizzare subito, ovvero nel mercato di gennaio, la cifra del riscatto per Iago da parte del Torino, poco più di 6 milioni. I granata incassano la richiesta e passano alla fase di riflessione, che comporta la necessità di guardarsi intorno e verificare alternative ugualmente interessanti dal punto di vista tecnico, ma con un dispendio economico minore. In realtà tra Torino e Roma esiste un canale collaudato sul quale sono stati mossi parecchi soldi nell’ultima sessione: 8,5 milioni alla Roma per l’acquisto di Ljajic e il prestito di Iago (con diritto di riscatto a 6,5 per giugno), quindi un milione dalla Roma al Toro per il prestito di Bruno Peres a cui ne seguiranno a giugno altri 12,5 più eventuale 1,5 di bonus. Un’intesa su Iturbe non pare un grande problema.