Morata, nostalgia Juve: a Madrid soffre

La maglia bianconera nel cuore, le difficoltà a trovare spazio nel Real
Morata (Real Madrid)© EPA

TORINO - Una sola partita da titolare in Champions League (contro il Legia Varsavia), nessuna nel Mondiale per club, appena sei nella Liga: Alvaro Morata è diventato un panchinaro. Del Real Madrid, per carità, ma pur sempre un panchinaro. E, conoscendo l’attitudine del ragazzo, la cosa non gli piacerà affatto. Tant’è che è rimbalzata dalle parti di Vinovo la nostalgia dell’ex bomber, tornato alla casa madre con la famigerata clausola di recompra. Preludio a una clamorosa retromarcia di mercato? No. Non ci sono, almeno per ora, elementi per alimentare quello che molti tifosi considerano un sogno (il ritorno di Alvarito in bianconero). Tuttavia è indicativo come la Juventus si entrata nel cuore del giovane attaccante spagnolo e come sia diventata una destinazione gradita, anche e soprattutto a livello ambientale, per talenti e campioni. D’altra parte, che Morata abbia lasciato un pezzettino di cuore a Torino è stato chiaro fin dal momento del tormentato addio: nelle due stagioni in bianconero, oltre a raggiungere una finale di Champions League nella quale ha perfino segnato il gol della speranza contro il Barcellona, Alvaro è cresciuto come calciatore e come uomo. Marotta e Paratici lo tengono d’occhio. Se il ragazzo dovesse accorgersi che a Madrid non è cambiato nulla da quando scappò in cerca di spazio e che continua a essere un’alternativa piuttosto ai margini della cerchia dei titolari, potrebbe - chissà - anche ricalcolare il suo futuro. In estate si vedrà, anche alla luce delle scelte di Zidane e Florentino Perez.

 

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