© LaPresse/SpadaTORINO - Per un attaccante, si sa, non c'è niente più importante dal gol. Eppure non sembra pensarla così Andrea Belotti, centravanti del Torino di Mihajlovic e della Nazionale allenato dal suo ex maestro Ventura, che da vero leader mette la squadra davanti a tutto: «Fare gol in un derby è qualcosa di unico. Però avrei preferito non segnare e vincerla quella partita...». Andrea Belotti ha risposto così ad un bambino tifoso granata che gli ha domandato cosa avesse provato a segnare alla Juventus.
Occasione la consegna a Canale (Cuneo) del Tartufo bianco d'Alba Rocche del Roero, uno degli ultimi esemplari della stagione, considerato tra i migliori in termini di maturazione e qualità (il tradizionale riconoscimento dell'Enoetca regionale del Roero chiude la stagione del tartufo bianco in Piemonte, dando il via alla Festa dei trifolao, il cercatore di tartufi, e del cane da tartufo che si conclude domani con la sfilata per le vie del centro storico di Canale). Un alimento tanto buono quanto prezioso dunque, ma di certo non costoso quanto Belotti per cui il presidente granata Urbano Cairo ha fissato una clausola rescissoria da 100 milioni. Il 'Gallo' però, applauditissimo dai giovani nell'incontro organizzato dal Comune di Canale, ha prima augurato loro di «realizzare col lavoro i propri sogni» e poi tolto ogni dubbio a chi gli chiedeva del suo futuro ribadendo di stare «benissimo» al Toro.
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