MILANO - Alla fine anche Vincenzo Montella si è dovuto arrendere, di fronte all'ennesima prestazione negativa di M'Baye Niang. E ora il suo futuro prevede un ventaglio di scenari plausibili di calciomercato. Impalpabile, irritante, imborghesito in modo irriconoscibile rispetto allo spaccapartite che qualche mese fa doveva essere una delle armi vincenti di questo Milan. I tifosi spesso lo hanno beccato durante la stagione. Il tecnico del Milan, invece, lo aveva sempre difeso. Finché anche lui si è ritrovato di fronte all'impossibilità di dare alibi al francese.
«Gli ho fatto tante volte i complimenti, stavolta gliene faccio un po' meno. Può e deve fare di più, si deve impegnare di più». E pensare che Montella, appena insediatosi sulla panchina del Milan, aveva puntato da subito su Niang. «Mi piace tantissimo, sono molto curioso di allenarlo». Così era sempre stato il primo a difenderlo dalle punzecchiature dei tifosi. «Sarò un visionario, ma io lo vedo in crescita, mi piacerebbe che fosse un po' più coccolato dall'ambiente», aveva detto sempre Montella dopo Milan-Cagliari, ovvero meno di due settimane fa. Evidentemente, però, pure la pazienza del tecnico deve avere toccato il fondo, se stavolta pure lui ha alzato le mani in segno di resa.