Prandelli: «A Valencia mi sono sentito umiliato»

«Con i soldi risparmiati su di me ora possono fare mercato»
Prandelli: «A Valencia mi sono sentito umiliato»© EPA

TORINO - "A Valencia mi sono sentito umiliato, perciò me ne sono andato". Così l'ex ct azzurro Cesare Prandelli ai microfoni di Premium Sport spiega il suo addio alla panchina del Valencia dopo pochi mesi dal suo arrivo "Quando sono mancati i presupposti per lavorare con trasparenza - ha detto Prandelli - mi sono sentito umiliato: mi hanno chiesto di fare l'allenatore e il dirigente, senza poi darmene la reale possibilità. Avevamo concordato che la priorità era l'acquisto di Zaza, con cui era tutto chiuso, e non ho potuto accettare il fatto che il presidente, dopo 20 giorni in cui eravamo d'accordo, mi fosse venuto a chiedere se volevamo un centrocampista. Come a voler ricominciare da zero. Mi sono sentito umiliato e ho preferito rescindere un contratto di un anno e sei mesi: con questi soldi risparmiati magari ora possono fare mercato, visto che hanno problemi di fair play finanziario. Poi Zaza, dopo la mia rescissione, è arrivato lo stesso: penso che abbia le possibilità per fare bene". "Il progetto Valencia -ha aggiunto Prandelli - era intrigante, ma in passato hanno fatto degli errori: hanno pagato cari dei giocatori e pensano che essendo la quarta squadra per monte ingaggi, di conseguenza dovrebbero arrivare quarti in classifica. Il loro è un approccio economico, non tecnico. Il calcio non è così".

CINA - L'ex ct azzurro Cesare Prandelli ha rifiutato una proposta per allenare in Cina, sarebbe "come staccare definitivamente". L'ha detto lo stesso tecnico a Premium Sport. E all'ipotesi di un suo ritorno sulla panchina della Fiorentina, è netto: "ho sempre detto che non me ne sarei mai andato, non aggiungo altro perché non voglio che si inneschino polemiche". Nell'intervista Prandelli promuove i suoi colleghi Sarri e Montella, e rispetto al tecnico del Napoli afferma che "è uno scandalo che un allenatore così bravo sia arrivato così tardi nel grande calcio. Devo fargli i complimenti, perché è sempre riuscito a migliorare squadre già forti prima del suo arrivo". Di Montella dice che "è un un innovativo: sa trasmettere le sue idee e ora il Milan è una delle squadre che quest'anno ha subìto i più positivi miglioramenti".

Prandelli dà alcune pagelle in campo: Chiesa? "Ha talento, gli suggerirei di rimanere e togliersi qualche soddisfazione con la maglia viola. Firenze è una città calcisticamente stimolante: è un campo che ti forma e non nego che anche per me sia stata l'esperienza che mi è rimasta più addosso". Di Balotelli croce e delizia al tempo della sua Nazionale, Prandelli sottolinea che in Francia "sta facendo bene, sono sempre convinto che è tra i primi 5 al mondo, forse dovrebbe convincersene anche lui e fare solo il calciatore. Tra gli attaccanti che ci sono oggi in Italia scelgo Belotti: ha una determinazione pazzesca e ha ancora margini di miglioramento". Infine chi è l'anti-Juve? "Sia Roma sia Napoli".

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