Calciomercato Napoli, De Laurentiis: «Sogno di avere in squadra Ibrahimovic»

Il presidente: «Lo conobbi ad una cena a Los Angeles ed è di una simpatia unica». Sulle seconde squadre: «Io e Agnelli eravamo favorevoli, ma siamo stati segati da Lotito che controlla 14-15 club minori»
Calciomercato Napoli, De Laurentiis: «Sogno di avere in squadra Ibrahimovic»© Marco Canoniero

NAPOLI - «Non sono un uomo che invidia, ma mi piacerebbe avere quel grande gigante che adesso sta al Manchester United». Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parla ai microfoni del canale ufficiale del sogno Ibrahimovic ma inizialmente non lo nomina. «Lo conobbi - risponde il numero uno del Napoli - ad una cena a Los Angeles ed è di una simpatia unica. Quando è in campo sembra sempre incavolato, ma invece ha una famiglia meravigliosa ed è un uomo anche estremamente piacevole nella conversazione». Subito dopo, ride all'intervistatore (Veltroni): «Hai capito chi è?». L'ex Sindaco di Roma sicuro: «Ibra! Pensavi che pensassi a Pogba...».

NUOVA LEGGE STADI - «Bisognerebbe fare una nuova legge sugli stadi perché la vecchia l'hanno distrutta per colpa del nuovo sindaco di Firenze che ci ha voluto mettere le mani all'ultimo momento per fare un torto alla Sensi e a Lotito». È una delle priorità indicate da Aurelio De Laurentiis per il rilancio del calcio italiano nel corso di una lunga intervista concessa a Walter Veltroni. «Poi - prosegue elencando le cose di cui avrebbe bisogno il calcio - bisognerebbe creare le condizioni di sicurezza negli stadi e poi dovremmo riuscire a fare il vero campionato europeo con le cinque nazioni più importanti: Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra. Stabilendo - illustra la sua idea - che le prime sei di ogni campionato ogni anno si mettono insieme per fare sessanta partite tra andata e ritorno. Ecco la necessità di ridurre quelle dei campionati nazionali. Una volta negli anni '80 erano sedici le squadre. Adesso siamo inopinatamente arrivati a venti. Il signor Lotito per farsi bello, perché ha interessi in serie B e in serie C, sta pompando a dismisura con l'aiuto delle squadre minori perché si possa dare un paracadute di 65 milioni a quelli che retrocedono. Ma mi auguro che Lotti faccia tabula rasa. Lui mi dice che tante cose non le può fare, ma caro Luca se non fai questo non accade quest'altro. Alla fine facendo cose piccolissime, rimarranno delle piccole cose in un oceano di cose da fare».

EXTRACOMUNITARI SENZA LIMITI - Non solo calcio giocato ma anche molta politica di Lega nella conversazione registrata a Madrid tra Walter Veltroni e il patron del Napoli al quale viene chiesto se gli dispiaccia il fatto di avere un solo italiano tra i titolari del suo Napoli. «Non mi dispiace affatto - risponde – perché io sarei per mettere gli italiani in serie B e in serie C, dove farei crescere i nuovi eroi, con un tetto di 25 anni massimo. E lascerei la serie A, che è un'industria, libera come accade in Belgio e in Portogallo di fare qualunque tipo di acquisto di extracomunitari. Piuttosto, mi sembra incredibile che Tavecchio o il nuovo presidente della Fgci possano ammettere l'iscrizione di squadre che hanno i bilanci dissestati». Il discorso scivola sulla proposta di istituire una seconda squadra in luogo delle squadre Primavera. «Agnelli ed io eravamo assolutamente favorevoli alle seconde squadre - ricorda de Laurentiis - ma siamo stati segati da Lotito che controlla quei 14/15 club minori. Eppure sono le prime sei squadre che fanno vendere il prodotto a Mediaset, Sky e Rai e che fanno la serie A. Altrimenti che venderemmo? Le votazioni non si possono fare solo numericamente. Di questo vive Lotito. Il gioco delle tre carte non si può e non si deve fare, è irrispettoso nei confronti dei tifosi. Bisogna essere onesti alla base».

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