Calciomercato, il retroscena: «Ranieri cacciato dai senatori del Leicester»

Dall'Inghilterra: «Decisiva la riunione tra la squadra e il proprietario del club Srivaddhanaprabha dopo il ko di Siviglia»
Calciomercato, il retroscena: «Ranieri cacciato dai senatori del Leicester»© REUTERS

LONDRA - 'Tu quoque, Brute, fili mi!'. Chissà se a Claudio Ranieri saranno venute in mente le parole di Cesare, rimasto ucciso in un complotto a cui prese parte anche il figlio Bruto, leggendo le rivelazioni del britannico 'Times' che spiega come a far fuori il tecnico licenziato dal Leicester siano stati proprio i senatori portati l'anno scorso al trionfo in Premier dal tecnico romano. Sulla sua edizione digitale il giornale inglese spiega di come sia collassato il rapporto con lo spogliatoio a soli nove mesi dalla storica impresa. La rottura definitiva sarebbe arrivata dopo l'ultima sconfitta per 2-1 a Siviglia nell'andata degli ottavi di Champions League, quando una delegazione della squadra si sarebbe incontrato con Vichai Srivaddhanaprabha - imprenditore thailandese proprietario del club campione d'Inghilterra - per comunicargli la preoccupazione del gruppo.

LA NOTA DEL PATRON -  Il giorno dopo l'esonero di Ranieri lo stesso patron ha parlato - tramite una nota pubblicata sul sito ufficiale del club -  chiedendo ai tifosi «rispetto per la mia decisione. Abbiamo sempre fatto del nostro meglio nell'organizzazione del club. Non dobbiamo risolvere un solo problema, ma un milione (di problemi, ndr), per far sopravvivere il club. Vorrei cogliere l'occasione di questo momento di crisi per ringraziare i tifosi ed esprimere loro la mia solidarietà. Voglio ringraziare anche chi mi critica. Ma vi prego di rispettare la mia decisione. Sono qui da sette anni, è stato un duro lavoro, e il club è sempre migliorato, in ogni suo aspetto. Non c'è bisogno di parlare di soldi, perché tutti i soldi generati vengono investiti nel club».

QUANDO RANIERI VINCEVA LA PREMIER... (VIDEO)

 

 

 

 

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