Pagina 2 | Donnarumma e Meret si "giocano" la Juventus. Il futuro Buffon è qui...

TORINO - Gigio Donnarumma e Alex Meret: a detta degli esperti, e non solo, sono loro gli eredi designati di Gigi Buffon. In Nazionale e alla Juventus. Ok, ipoteticamente, al momento. Ma è chiaro che il club bianconero, specializzato nel “controllare” i giovani portieri, vuole crearsi un futuro roseo tra i pali anche quando il numero uno lascerà. Buffon ha sempre detto che smetterà quando non sarà più convocato dall’Italia: vorrà dire che qualcuno lo avrà superato e quindi meglio appendere i guantoni al chiodo. Donnarumma, si sa, è gestito da Mino Raiola, che alla Juve ha portato da ragazzino un certo Paul Pogba facendogli lasciare il Manchester United a parametro zero (per poi farlo tornare per oltre cento milioni…). Al Milan non si può parlare di blindatura perché l’agente non ha gli interlocutori per discutere l’eventuale rinnovo di contratto. E sull’appena maggiorenne si sta scatenando l’asta. «Merita una grande squadra», ha detto Raiola, sentenziando che quella rossonera non lo sia. Le questioni societarie e il mancato closing certo non aiutano. Così, la Juve continua a monitorare la situazione.

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Donnarumma ma non solo, come detto. Nella Spal delle meraviglie sta crescendo, e bene, Alex Meret. Diciannovenne, è stato definito da Dino Zoff un predestinato. Fisico e tecnica, personalità e tranquillità, serio e determinato: ecco Meret, la rivelazione che Antonio Conte potrà in ritiro con la nazionale per Euro2016. Ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre e questo è il suo anno. Il cartellino è dell’Udinese, lui è un prodotto tipico del vivaio bianconero. Quando si parlava di Simone Scuffet come sicuro campione, molti dicevano: guardate che il fenomeno è un altro, Meret. In effetti, Scuffet ha arrestato la sua parabola discendente e fa la riserva di Karnezis. Meret, invece, si gioca la promozione in Serie A a Ferrara, con grandi prestazioni. L’atteggiamento è quello giusto, per questo in molti sono pronti a scommettere su di lui e tra Juve e Udinese i rapporti sono buonissimi. Solo non chiamateli eredi di Buffon, perché in parecchi si sono bruciati con questa etichetta.

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Donnarumma ma non solo, come detto. Nella Spal delle meraviglie sta crescendo, e bene, Alex Meret. Diciannovenne, è stato definito da Dino Zoff un predestinato. Fisico e tecnica, personalità e tranquillità, serio e determinato: ecco Meret, la rivelazione che Antonio Conte potrà in ritiro con la nazionale per Euro2016. Ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre e questo è il suo anno. Il cartellino è dell’Udinese, lui è un prodotto tipico del vivaio bianconero. Quando si parlava di Simone Scuffet come sicuro campione, molti dicevano: guardate che il fenomeno è un altro, Meret. In effetti, Scuffet ha arrestato la sua parabola discendente e fa la riserva di Karnezis. Meret, invece, si gioca la promozione in Serie A a Ferrara, con grandi prestazioni. L’atteggiamento è quello giusto, per questo in molti sono pronti a scommettere su di lui e tra Juve e Udinese i rapporti sono buonissimi. Solo non chiamateli eredi di Buffon, perché in parecchi si sono bruciati con questa etichetta.

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