Un altro Pipita e un altro Pjanic per la Juventus che verrà

Saldamente prima in campionato, in attesa di sfidare dopodomani il Porto e poi il 4 aprile il Napoli, la Juventus approccia la fase decisiva della stagione confermandosi la squadra più forte
Un altro Pipita e un altro Pjanic per la Juventus che verrà© ANSA

TORINO - Saldamente prima in campionato, in attesa di sfidare dopodomani il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions dopo aver vinto 2-0 in trasferta all’andata e poi, il 4 aprile, il Napoli nel secondo atto della semifinale di Coppa Italia dopo essersi imposta 3-1 allo Stadium, la Juventus approccia la fase decisiva della stagione confermandosi la squadra più forte d’Italia e tra le più forti d’Europa. Talmente forte da complicare il lavoro di chi deve provare a renderla ancora più competitiva, Giuseppe Marotta e Fabio Paratici. Nel corso degli anni l’ad e il ds bianconero hanno costruito una rosa di valore tale che gli elementi migliori di quelli già a disposizione di Massimiliano Allegri in Europa sono davvero pochi e per giunta costosi.

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I dirigenti bianconeri sono stati eccezionali nello scovare giovani talenti e nel portarli a Torino gratis o poco più, da Pogba a Rugani passando per Coman, ma certe occasioni non capitano sempre. Ferma restando l’attenzione ai campioni di domani, anche quando per puntare su di loro servono investimenti importanti come quelli effettuati su Pjaca o Caldara, per rinforzare la squadra nel presente, che in termini di mercato è la prossima estate, c’è una sola via: campioni, pochi e già pronti. E’ la via già seguita la scorsa estate: Benatia, Pjanic, Higuain. E’ la via su cui la Juventus si sta già muovendo. Individuati i ruoli, un’ala e un centrocampista totale, si preparano gli affondi sui migliori. Per ritrovarsi, tra 12 mesi, con lo stesso problema: studiare come rinforzare una squadra prima in campionato e in corsa in Champions e in Coppa Italia.

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