Cessione Milan: da adesso linea dura in Fininvest

La proroga concessa ieri sarà comunque l'ultima. I 50 milioni finora incassati hanno sì consentito di riformare l'accordo di esclusiva, ma gli altri 50 che mancano sono garantiti da obbligazioni societarie e quindi non si sono fidati soltanto delle parole
Cessione Milan: da adesso linea dura in Fininvest

MILANO - Questa volta pare davvero che Fininvest abbia deciso la linea dura. La proroga concessa ieri sarà comunque l’ultima; i 50 milioni finora incassati hanno sì consentito di riformare l’accordo di esclusiva, ma gli altri 50 che ancora mancano sono garantiti da obbligazioni societarie e quindi non si sono fidati soltanto delle parole. Insomma, pare comunque iniziata un’altra fase nella trattativa più pazza del mondo: una fase nella quale non saranno ammessi altri ritardi o deroghe. Il 14 aprile, almeno questo è quanto trapela dagli uffici Fininvest, o si fa oppure ognuno prende la sua strada. Da tempo si andava auspicando un maggior rigore, non perché si facesse il tifo per il closing o contro il closing, ma semplicemente perché si temevano le conseguenze di una società che rimane nel limbo per un periodo così lungo. Il 14 aprile non è la migliore delle data: resta comunque tardi, considerato che si pensava di risolvere tutto già a novembre. Ma almeno, se anche questa volta non si cambierà idea, diventa la dead line. Che poi coincida pure con la giornata di Venerdì Santo, fa sì che si possa anche avventurarsi su tutta una serie di battute sul calvario, sui traditori, sulla passione e magari anche sulla risurrezione, ammesso che mai ci sarà. Ma per questa volta, meglio soprassedere: e cercare invece di provare a capire prima da dove stiano arrivando tutti questi soldi, visto che ormai la Cina ha chiuso i rubinetti. E come si potrà procedere nell’ordinaria amministrazione, se in questi mesi si sono avute tutti questi ritardi? Ve la immaginate una trattativa di mercato nella quale Yonghong Li chieda una dilazione di pagamento di sei mesi?

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