Cagliari, avanti con Rastelli. Ma la difesa è da rifare

L’allenatore adesso è sotto contratto fino a giugno 2018 e può allungare fino al 2020. Pesano però i 12 ko esterni e i 64 gol subiti
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CAGLIARI - Nella valutazione della stagione potrebbero pesare negativamente le 12 sconfitte fuori casa (come Genoa, Crotone e Pescara). Cinque minuti di “ordinaria follia” sono costati al Cagliari l’ennesima battuta d’arresto in trasferta a Udine e qualcuno ha giocato sotto traccia. La società non scantona e salva l’allenatore: Rastelli sarà confermato (scadenza contrattuale il 2018) e si studiano i contorni per il prolungamento al 2020 per perseguire il progetto (invero mai partito per gli infortuni a catena che hanno minato l’organico).

I risultati non mentono: promozione “diretta” centrata il primo anno e salvezza raggiunta con mesi di anticipo nella stagione in corso. I rossoblù sono squadra rimasta sempre col colpo in canna. Qualche acuto in più e la posizione in classifica sarebbe più consona. Alcune “icone” paiono in debito d’ossigeno, vedi Bruno Alves ma anche Padoin e Sau. Normale dopo aver tirato la carretta per l’intera annata. A bocce ferme vi sarà da valutare lo stato di salute di coloro che si ritrovano avanti nel tempo. Compreso Borriello, quest’anno strabiliante ma che avrà bisogno di supporto in futuro. E quella difesa da 64 gol incassati (31 in casa) ha necessità di “restyling”. Il tutto in concerto con quelle che sono le aspettative per il nuovo stadio.

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