Marotta esclusivo: «Vedrete, su Dybala progetto alla Del Piero»

Il dg: «Come si sceglie un giocatore da Juventus? Due livelli: o prendiamo un campione già affermato, vedi Dani Alves, Mandzukic, Khedira, Higuain, eccetera. Oppure cerchiamo il talento»
Marotta esclusivo: «Vedrete, su Dybala progetto alla Del Piero»© LaPresse

TORINO - Il cellulare si illumina di un nuovo messaggio, Marotta lo scorre e sospira: «Ma Cardiff non era difficilissima da raggiungere?». Una nuova richiesta di biglietti per la finale si accumula nella memoria del telefono, una dolce rottura perché quando ti chiedono i biglietti per la finale di Champions significa che ci sei arrivato. Per quanto stavolta il solo raggiungimento della finale non sia un obiettivo che sazia, come forse lo fu Berlino. Nella sede della Juventus, così come a Vinovo, si percepisce la determinata volontà di vincere e quasi rimpicciolisce l’immensa portata del sesto scudetto consecutivo, che fa bella mostra di sé nell’ingresso della palazzina bianconera di Corso Galfer. Ma, in fondo, è la regola della casa, nella quale l’ottimistico pragmatismo tutto lombardo di Marotta si è specchiato dal primo giorno.

Il primo pensiero dopo il sesto scudetto consecutivo lo ha rivolto al passato, per ricordarsi dove il ciclo è iniziato, o al futuro per capire dove andrà? «La mia è una visione sempre positiva, quindi penso sempre al traguardo successivo. Domenica sera pensavo già a Cardiff e poi penserò alla prossima stagione. Ogni volta che vinco qualcosa non ho mai la tentazione di guardarmi indietro, anche perché ogni volta sento l’ambizione che cresce». [...]

Come si sceglie un giocatore da Juventus? «Due livelli: o prendiamo un campione già affermato, vedi Dani Alves, Mandzukic, Khedira, Higuain, eccetera. Oppure cerchiamo il talento. Ma, attenzione, un talento che possa diventare campione: cioè uno che accanto alle qualità tecniche dimostri di avere dei valori umani che lo trasformano in campione, come per esempio è capitato a Dybala. Il talento oggi non basta: è un’espressione di qualità calcistiche naturali, ma per diventare campione devi aggiungere qualità intellettuali, in pratica la mentalità vincente. E noi su questa lavoriamo, perché la mentalità si può acquisire e si può allenare, noi la alleniamo a livello psicologico, allevando i talenti che troviamo sul mercato o del nostro vivaio».

Su Dybala c’è un progetto “alla Del Piero”, cioè farlo diventare un simbolo? «Diciamo che nel nuovo contratto abbiamo tenuto conto della valorizzazione del calciatore che va di pari passo con la valorizzazione del marchio aziendale. Ci saranno quindi delle comuni attività e c’è l’intenzione di fare un lungo percorso insieme».

Quanto vale Dybala? «Non ha un valore. Il valore di un giocatore è dato nel momento della sua cessione. Se mettevo una clausola su Pogba tre anni prima di cederlo avrei detto: 60 vanno bene. Mentre invece l’abbiamo venduto a 110. La clausola è una follia, non la metterò mai su un giocatore. Non è un vantaggio, ti mette nelle condizioni di debolezza».

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