© ANSAMILANO - Marco Fassone sabato pomeriggio a Cardiff ha passato l'ideale pallone del rinnovo del contratto a Gigio Donnarumma («è il perno su cui vorremmo costruire il Milan del domani, ora tocca a lui e io spero che sappia quale sia la strada giusta da prendere»), ma il gol questa volta non dovrà evitarlo il giovane portiere, ma segnarlo il suo procuratore Mino Raiola. Già, perché ormai è evidente come la firma sul rinnovo fino al 2022 dipenda quasi esclusivamente dalla volontà del potente agente che giovedì, di fronte all'offerta di quasi 5 milioni di euro consegnatagli nel suo appartamento di Montecarlo dal ds rossonero Massimiliano Mirabelli, ha nuovamente preso tempo. Il Milan ha deciso di giocare a carte scoperte, di far capire a tutti i tifosi rossoneri come il mancato rinnovo di Donnarumma non dipenda più dal club, ma dalla posizione di Raiola. E ha messo fretta: «Gli abbiamo chiesto velocità perché non ci possiamo permettere di iniziare la stagione con un portiere in dubbio», la chiosa di Fassone.
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CIFRA IRRINUNCIABILE - Sempre che la questione contratto si risolva in fretta. Come detto, ormai, la palla è in mano a Raiola, rimasto comunque sorpreso dall'offerta di 4.5 milioni più bonus ricevuta dal Milan. L'agente, che non ha digerito alcune scelte della nuova dirigenza - in primis l'averlo scavalcato rivolgendosi direttamente ai genitori - non si aspettava una proposta del genere, ma più vicina ai 3.2 che si ventilavano nelle scorse settimane. Un'offerta che avrebbe invece convinto Gigio, lui sì, deciso - sembra - a chiudere definitivamente questa vicenda, così come la sua famiglia, anche per cercare di riappacificare il clima con la tifoseria. Il "comparto" Donnarumma vota per la firma del contratto, ritenendo la proposta rossonera irrinunciabile (Gigio diventerebbe il terzo portiere più pagato al mondo), ma al tempo stesso non vuole mettersi in una situazione di conflitto con Raiola e attende la scelta dell'agente, a cui comunque si affidano senza remore. Una settimana e la telenovela dovrebbe terminare.
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