Calciomercato, Raiola accusa il Milan: «Ambiente ostile e violento, mobbing su Donnarumma»

L'agente del portiere: «Non è mai stato un problema di soldi, non abbiamo accordi con altre squadre»
Calciomercato, Raiola accusa il Milan: «Ambiente ostile e violento, mobbing su Donnarumma»

ROMA - «Un ambiente troppo ostile e violento. Questo è quasi mobbing». Mino Raiola accusa il Milan. L'agente di Donnarumma, dopo la conferenza di Fassone che aveva annunciato il rifiuto del rinnovo del contratto da parte del portiere, decide di raccontare la propria verità alle televisioni: «Non è mai stato un problema di soldi, non abbiamo accordi con altre squadre. La clausola? Non è stata affrontata. Non avevamo questo problema, anche perché quando si arriva a quel punto, vuol dire che sei al 90% del contratto. Noi invece abbiamo osservato gli atteggiamenti delle ultime sei settimane, non abbiamo mai risposto, ma preso atto.

CONTRO MIRABELLI - «Gigio ha sentito la mancanza di appoggio del Milan. Mi prendo il 100% della responsabilità, con Mirabelli non abbiamo feeling. Ora non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso». 

FERMO UN ANNO? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Un nuovo portiere per il Milan? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema».

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