L'addio di De Ceglie vale un "tesoretto" per la Juventus

Scade il contratto del 30enne terzino, cresciuto in bianconero ma fuori rosa per tutto l'anno: dai campioni d'Italia percepiva circa un milione e mezzo a stagione
L'addio di De Ceglie vale un "tesoretto" per la Juventus© LaPresse

TORINO - C’è un piccolo "tesoretto" per la Juventus, che dal primo luglio non dovrà più sostenere l’ingaggio di Paolo De Ceglie e potrà magari riconvertire quei soldi su un altro ingaggio della rosa o su quello di un nuovo acquisto. Uno stipendio oneroso (circa un milione e mezzo all’anno) per le casse bianconere considerando che il 30enne esterno sinistro, tornato da una deludente stagione in prestito al Marsiglia, è stato tenuto fuori lista in tutte le competizioni e ha dunque vissuto un anno ai margini della squadra (complice il rifiuto di ogni soluzione alternativa propostagli dal club nell'ultima finestra invernale di calciomercato). Un rapporto di lunghissima durata quello tra i campioni d’Italia e De Ceglie - che sulla sponda bianconera di Torino ha mosso i primi calci dividendo lo spogliatoio delle giovanili con i vari Marchisio, Paolucci, Criscito o Giovinco - giunto dunque alla conclusione dopo vent’anni. Per il laterale si prospetta ora un futuro negli Stati Uniti, in quella Mls dove su di lui hanno messo gli occhi l’Atlanta e il Toronto dello stesso Giovinco.

 

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