© ANSATORINO - Che la priorità del Torino sia ingaggiare un portiere titolare e un difensore esperto è cosa nota, e anche così si spiegano le accelerate di ieri per Sirigu, soprattutto, ma pure per Paletta, in seconda battuta. Contemporaneamente, i vertici granata stanno lavorando per il centrocampo e l’attacco, anche se qui le operazioni rischiano di svilupparsi concretamente non a breve. In mediana un passaggio chiave, strategico, condurrà alla partenza di Obi e quasi certamente al sacrificio di Benassi, in contemporanea con i possibili arrivi di Donsah dal Bologna o Castro dal Chievo (sono loro le prime scelte, al momento). In attacco, invece, il Torino ha aumentato il pressing su due giocatori in particolare, ovvero Zapata del Napoli (reduce dal prestito a Udine) e Simeone del Genoa. Per quest’ultimo, Petrachi ha anche già incontrato il patron dei rossoblù, Preziosi, il quale ha chiesto 20 milioni per cedere il Cholito. Il Torino lo valuta invece intorno ai 13, 14 milioni. Morale: se ne riparlerà. Anche in considerazione del fatto che il club genovese ha oggettive difficoltà economiche, e il giovane Simeone guarderebbe di sicuro con favore alla possibilità di saltare in groppa a una società più ambiziosa, decisa a puntare all’Europa League. Su di lui, tuttavia, c’è in azione anche la Fiorentina, visto l’interesse sempre più forte che il Milan ha palesato per il viola Kalinic. Insomma, il Torino è scattato all’assalto di Simeone, ha numerose carte da giocarsi, ma la strada è ancora lunga. E Zapata?
